domenica 24 aprile 2016

Pontinia elezioni comunali 2016, i limiti della destra

Ad un paio di settimane dalla presentazione delle liste, a meno di sorprese, non ci dovrebbero essere più di 3 liste a concorrere per il rinnovo del consiglio comunale, dopo la rinuncia di Stefani e del M5S. Di certo la situazione romana della destra potrebbe indurre una delle 2 liste a rinunciare per confluire sull'altra. La destra pontina è da sempre sensibile ai desideri dei signori di Formia o di Fondi o della Pisana o milanesi o fiorentini, sempre pronta a vendere diritti, acqua, salute, mare e turismo pur di avere non certo un posto al sole, magari affianco alla puzza della Sep. Il problema della destra, o meglio di quella macchietta tutta italiana della destra (e in genere del potere fine a sé stesso) è sempre stato interno. Berlusconi, sconfitto 2 volte solo da Prodi, era stato sfiduciato nella sua prima esperienza da Bossi. L'ultima volta sostituito dai poteri forti che avevano scelto Monti. Anche a Pontinia Mochi viene sfiduciato, oltre che dall'opposizione, da 4 dei consiglieri che erano stati eletti con la sua lista. Ma lo stesso succede per tutti quei comuni della provincia di Latina che dopo Mochi e Pontinia fanno saltare la destra pontina evidenziandone la crisi per mancanza di una vera classe dirigente e per i continui fallimenti. Da Cori a Sabaudia a Formia, Terracina, Sezze, Aprilia solo per citarne alcuni, passando poi per due volte consecutive a Latina e forse nuovamente a Sabaudia. Non è un caso che Tombolillo è stato il primo sindaco in provincia che, con il sistema maggioritario, abbia ricoperto 4 volte l'incarico di sindaco senza nessun tentativo di sfiducia, anzi con l'ultima consiliatura che ha addirittura aumentato il fronte della maggioranza. Non è un caso che Tombolillo sia stato l'unico a sapere fare una vera opposizione che ha sfaldato la destra a Pontinia. Così come non è un caso che Mochi, in consiglio comunale dal 1998, non si sia mai distinto con una vera opposizione, stile Tombolillo per intenderci. Anche Torelli annunciava (agosto 2011) che a settembre ci sarebbe stata l'opposizione. Ma senza dire di quale anno. Non è un caso che Novelli nella precedente consiliatura, parlando della presunta opposizione di destra la definiva in buona parte “un manipolo di ragazzini arroganti”. Le domande sulla presunta tenuta della destra si riferiscono alle intromissioni esterne (dai vari signori di cui sopra) come succede per esempio a Sabaudia. Così come sulle eventuali alleanze successive al voto, diverse da quelle attuali. Donnarumma oggi con Mochi, nel 2006, candidato sindaco del pdl, era l'avversario di Tombolillo per poi passare con Tombolillo al termine candidandosi con lui nel 2011. Poi dopo un'esperienza da assessore di nuovo il ritorno nella destra. Vedremo se nella prossima consiliatura manterrà per tutto il mandato la stessa coalizione di partenza. Qualora vincesse la destra, questa volta, saprà amministrare, saprà arrivare alla fine oppure le solite rivendicazioni interne faranno saltare il banco?

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