ROMA - L'identikit delle foreste italiane, albero per albero, diventa a portata di clic per tutti - dalle pubbliche amministrazioni agli studiosi e ai semplici appassionati - con un nuovo sito internet lanciato dal Corpo forestale dello Stato e dall'Unità di ricerca per il monitoraggio e la pianificazione forestale del Crea.
Inventarioforestale.org consente l'accesso ai dati più completi e dettagliati esistenti, quelli dell'Inventario nazionale forestale italiano (Infc), che sono scaricabili in formato aperto e gratuito.
L'inventario - spiega all'ANSA Enrico Pompei, primo dirigente della Forestale e responsabile dell'Infc - offre una serie di informazioni a livello nazionale o locale, dal numero di alberi alle specie alla biomassa. Informazioni raccolte nei 301mila punti campione della Penisola, uno per ogni chilometro quadrato, dove vengono misurate tutte le caratteristiche del nostro patrimonio arboreo.
Finora questi dati erano forniti dalla Forestale su richiesta, ad esempio delle università. Con la loro pubblicazione online "l'Italia si allinea a Francia e Spagna", i paesi più virtuosi da questo punto di vista, grazie a un sito che "rientra nel solco della Pubblica amministrazione digitale", dice Pompei.
I dati potranno essere liberamente usati dalla comunità scientifica, ad esempio per costruire modelli ambientali basati sulla biodiversità, o per misurare la variazione della crescita degli alberi in base al cambiamento climatico.
Inventarioforestale.org consente l'accesso ai dati più completi e dettagliati esistenti, quelli dell'Inventario nazionale forestale italiano (Infc), che sono scaricabili in formato aperto e gratuito.
L'inventario - spiega all'ANSA Enrico Pompei, primo dirigente della Forestale e responsabile dell'Infc - offre una serie di informazioni a livello nazionale o locale, dal numero di alberi alle specie alla biomassa. Informazioni raccolte nei 301mila punti campione della Penisola, uno per ogni chilometro quadrato, dove vengono misurate tutte le caratteristiche del nostro patrimonio arboreo.
Finora questi dati erano forniti dalla Forestale su richiesta, ad esempio delle università. Con la loro pubblicazione online "l'Italia si allinea a Francia e Spagna", i paesi più virtuosi da questo punto di vista, grazie a un sito che "rientra nel solco della Pubblica amministrazione digitale", dice Pompei.
I dati potranno essere liberamente usati dalla comunità scientifica, ad esempio per costruire modelli ambientali basati sulla biodiversità, o per misurare la variazione della crescita degli alberi in base al cambiamento climatico.
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