L'autore Felice Cipriani presenterà la
sua opera nel borgo dove si intrecciano affari della camorra e dei
casalesi, sullo smaltimento illecito dei rifiuti, come raccontano
pagine di cronaca, inchieste e le interviste di Carmine Schiavone,
sullo sfondo dell'omicidio del sacerdote.
Nella presentazione di ieri presso il
teatro parrocchiale di San Francesco a Latina, Cipriani ha esaminato
le varie tesi che potrebbero essere la causa della morte violenta,
così come la giornalista Angela Di Pietro che è stata la prima
cronista ad accorrere sul luogo dell'omicidio.
Come era prevedibile all'incontro di
ieri hanno presentato alcuni residenti nei borghi di Bainsizza e
Montello, con gli interventi di Claudio Gatto che ha raccontato
diversi momenti e aspetti della personalità e delle attività
parrocchiali di don Cesare. Anche Paolo Bortoletto è intervenuto
anche con notizie che, per Angela Di Pietro, anche se importanti sono
inedite.
Dopo 21 anni dalla morte di don Cesare,
secondo quanto appreso, un nipote del Parroco avrebbe firmato la
richiesta di accesso agli atti dell'inchiesta e l'intervento di un
“pool di esperti” avrebbe accertato che nel fascicolo ci
sarebbero ben poche notizie.
Il pool di esperti che comprenderebbe
un avvocato e la criminologa che dovrebbero essere presenti il 7
maggio, oltre ovviamente allo stesso Cipriani, Di Pietro e Claudio
Gatto continuerà ovviamente il lavoro di approfondimento.
Paolo Bortoletto chiedeva di ampliare
questa squadra ripercorrendo le dichiarazioni di Carmine Schiavone
che invitava a chiedere a Michele Coppola notizie sulla morte.
Paolo Iannuccelli raccontava delle
confidenze dell'aiuto parroco di don Cesare al quale il sacerdote
aveva parlato dei suoi timori.
Il professore Donato Maraffino ha
ampliato il discorso a tutti gli interventi economici importanti
della provincia, dalla centrale nucleare in poi, invitando a rivedere
la storia degli ultimi 60 anni che hanno portato industrie e affari
che hanno condizionato pesantemente l'intera provincia.
Nelle conclusioni la speranza che nasca
una classe dirigente capace, seria, preparata e indipendente dai
voleri romani, evitando gli inciuci .
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