mercoledì 17 dicembre 2014

intercettazioni scandalo discarica Borgo Montello LE STRANE AMNESIE DEL GRUPPO DEMOCRATICO Enzo De Amicis scaricato da chi lo ha voluto nel Pd

Enzo De Amicis non ha
sicuramente fatto una
bella figura con quelle
telefonate a Landi finite in intercettazioni
che qualche simpatica
manina ha fatto arrivare
fino ai giornali. Ma in quello
scambio di parole tra il manager
di una società di cui il
Comune di Latina è partner e
un consigliere comunale di opposizione,
non c’è alcunché di
illegale o di penalmente rilevante. 
Tanto che quelle trascrizioni
non fanno parte del processo
imbastito contro i «re
della monnezza». Ma nonostante
questo il Pd ha celermente
scaricato il proprio consigliere,
senza contestualizzare i fatti
e lasciando comprendere che
comportamenti come quelli di
De Amicis non sono tollerati.
Ecco, dunque, dobbiamo credere
che nessuno nel Pd, nel
gruppo consiliare, tra i consiglieri
regionali, tra i parlamentari,
si sia mai speso per cercare
di aiutare a far assumere qualcuno,
parente o amico che sia. E
dunque quel foglietto che circola
rispetto alle richieste alla
presidente della Provincia Della
Penna per far assumere alcuni
soggetti vicini al Pd sia da
considerare apocrifo. Speriamo
lo abbiano distrutto e non
venga mai fuori.
Ma torniamo a De Amicis. Il suo
ingresso nel Pd è datato marzo
2013. Ma l’avvicinamento è di
qualche mese prima, quando
Claudio Moscardelli in persona lo
convinse a sostenere Enrico Forte
candidato alla Regione Lazio. Un
sostegno decisivo, in quanto Forte
risultò eletto per una manciata di
voti rispetto all’avversario storico
in città di Moscardelli, Giorgio De
Marchis. E proprio per togliere a
quest’ultimo il ruolo di capogruppo,
De Amicis fu determinante
quando si trattò di votare e compattare
il gruppo accanto a Cozzolino.
C’è da dire che i retroscena
di allora indicano che lo schema
era un altro. Il capogruppo avrebbe
dovuto farlo Fabrizio Porcari,
che Moscardelli stesso tentò di
portare dalla propria parte. Ma il
consigliere di Latina Scalo decise
di non tradire De Marchis e rifiutò
l’offerta di un cambio di corrente.
Così il ruolo di capogruppo
fu affidato a Cozzolino. Porcari,
inoltre, fu tra i più duri nel criticare
l’ingresso di De Amicis nel
Pd e nel gruppo consiliare. All’in -
domani dell’annuncio sottolineò
la propria contrarietà rispetto a
un trend che vedeva il Pd imbarcare
personaggi provenienti da
storie politiche diverse e senza
alcuna condivisione nelle scelte su
chi far entrare o meno. Insomma,
li si imbarcava solo per i voti. Ed
è curioso come oggi, secondo
quanto raccontano, nella riunione
del gruppo consiliare che ha scaricato
De Amicis, sia stato proprio
Porcari uno dei pochi a difendere
il collega di partito. Moscardelli,
che tanto ha fatto per portarlo nel
Pd, pubblicamente è silente ma in
privato ha contattato De Amicis.
Chissà che non possa essere
un’occasione di riavvicinamento
tra i due, dal momento che De
Amicis (come Mattioli) era da
qualche mese pericolosamente entrati
nell’orbita De Marchis.
T. O.
IL QUOTIDIANO - Mercoledì 17 Dicembre 2014
Latina 3


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