sabato 27 dicembre 2014

se Ecoambiente e Latina Ambiente prendessero esempio da Gesenu un piano per la sostenibilità ambientale ed economica

Strategia 2014-2017, anche con salvaguardia posti di lavoro

18 dicembre, 12:06 Ammodernare e potenziare gli impianti, puntando a un sempre maggiore recupero dei rifiuti e alla riduzione di quelli che finiscono in discarica; con anche una forte crescita dei servizi a libero mercato (come raccolta dei rifiuti speciali e supporto alla riscossione dei tributi) nei quali l’azienda è leader; il tutto salvaguardando i posti di lavoro: sono i cardini sui quali poggia il Piano industriale della Gesenu 2014-2017.
Nessun esubero. La salvaguardia dei posti di lavoro è un obiettivo centrato, a parità di perimetro operativo, dal piano industriale di Gesenu spa in un periodo nel quale, decisioni di tale portata sono sempre più rare.
L’azienda, pubblico-privata, non prevede alcun apporto di capitale da parte dei soci, nonostante la situazione economico finanziaria sia sotto stress. A dimostrazione che la società – viene sottolineato dai vertici - ha ben saldo il timone ed è in grado di affrontare il mercato con le proprie forze, innescando un importante cambiamento.
Aggressione degli stock debitori. Il Piano prevede poi di dare grande attenzione ed importanza alla graduale ma consistente riduzione degli stock debitori, in particolare quello nei confronti dei fornitori.
Efficientamento (societario, operativo, organizzativo). Questa la parola chiave che ha ispirato tutta l’analisi della complessa realtà Gesenu e del suo articolato sistema imprenditoriale, fino a riuscire a riprodurre un profilo “nitido” che ne evidenzia il ruolo come nucleo centrale intorno al quale far ruotare le migliori e più coerenti sinergie di progetto.
Il focus del Piano Industriale è Gesenu spa. L’azienda, infatti, rappresenta nel Gruppo Gesenu l’asse portante degli indirizzi strategici e costituisce il fulcro della governance operativa. Intervenendo sull’efficienza operativa della capogruppo e razionalizzando il numero e il funzionamento delle società del gruppo, il Piano traccia un cambiamento, dalla filosofia dell’esserci a quella dell’essere.
La combinazione di recupero di redditività, stabilizzazione e riequilibro finanziario e di un assetto organizzativo più funzionale – viene sottolineato ancora dai vertici aziendali -, rappresentano la ricetta per il rilancio del ciclo degli investimenti.
Con questi elementi concettuali, di immediata applicazione, il piano elaborato per il 2014 – 2017, proietta sullo schermo del futuro più prossimo, una situazione di grande rilevanza sia industriale che sociale. In oltre trent’anni di attività nel settore ambientale Gesenu è infatti ormai parte integrante del territorio, la sua responsabilità sociale è cresciuta insieme ad un know how che la pone ai primi posti nella classifica degli operatori privati a livello nazionale.
Il nuovo modello di governance prevede che Gesenu S.p.A., quale capogruppo di una realtà imprenditoriale importante, riacquisti consapevolezza e ruolo, deconsolidando le attività non ritenute strategiche.
Il Management è intervenuto per ridurre la complessità societaria del gruppo, stimolare al massimo le sinergie operative e il travaso di know-how tra le aziende partecipate.
Il miglioramento della redditività è obiettivo primario, perseguito attraverso una gestione più efficiente della cantieristica, la crescita nei settori più convenienti, il controllo dei costi indiretti.
È previsto un revamping strutturale degli impianti esistenti, ovvero un intervento di ammodernamento e potenziamento finalizzato all’incremento del recupero e alla riduzione dei conferimenti in discarica; è inoltre previsto un potenziamento del presidio e una crescita dell’attività di costruzione e gestione impianti per conto terzi.
Le direttrici dell’evoluzione industriale di Gesenu saranno la forte crescita dei servizi a libero mercato in cui l’azienda è leader (es. raccolta rifiuti speciali, servizi di supporto alla riscossione tributi) e il presidio delle opportunità nell’impiantista. Nessuna spinta sull’attività di Igiene Urbana, pur partecipando alle gare maggiormente attrattive.
Considerato il minor perimetro operativo dovuto alla cessione delle attività in Sardegna dal 2015, il Piano prevede di recuperare i circa 30 milioni di euro di ricavi entro il 2017 (ricavi 2013-‘17: +26% a parità di perimetro).
Il margine operativo lordo passerà dai circa 13 milioni di euro del 2013 (12,6%) ad oltre 14 nel 2017 (più 14%), a dimostrazione dell’efficientamento atteso già nella gestione caratteristica.
L’Utile Netto atteso passerà da meno dell’1% del 2013 ad oltre il 2,5% nel 2017.
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