martedì 13 agosto 2013
OltrePo mantovano. Basta centrali a biogas e biomasse. Nasce un comitato
Terza biogas a S.Benedetto Po. Ora basta http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/08/terza-biogas-sbenedetto-po-ora-basta.html
Oltre Po mantovano. E' ora di dire basta alla corsa sfrenata alle centrali a biomasse e biogas che distruggono l'agricoltura, inquinano, producono poca energia costosa e senza risolvere alcun problema ambientale ma aggravandoli. M5S, agricoltori (veri), cittadini si preparano anche qui a dare battaglia creando un Comitato no biogas no biomasse
fonte: http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/08/11/news/nuova-centrale-a-biogas-e-la-terza-a-san-benedetto-1.7567529
Nuova centrale a biogas È la terza a San Benedetto
Avviati i lavori di costruzione. La società è passata due volte di mano Breviglieri (5Stelle) lancia un comitato. «Basta distruggere l’agricoltura locale»
di Francesco Romani
SAN BENEDETTO PO. Terza centrale elettrica alimentata a fonti rinnovabili. Dopo l’impianto a biogas sorto in frazione Gorgo e quello a biomasse in area artigianale, ora è in costruzione un nuovo complesso produttivo in strada Mazzaloe, una traversa della via per Quingentole a fianco del canale Bonifica Mantovana. Si tratta di una centrale da un Megawatt elettrico di potenza, analogo alle precedenti due e con una potenza termica complessiva di 3.197 Kilowattore.
Se i dati produttivi sono semplici, più complessa è stata la trafila della costruzione ed in particolare il profilo societario. L’autorizzazione provinciale alla costruzione ed esercizio della centrale risale infatti al febbraio del 2007, sei anni fa, ed era intestata all’azienda agricola Grossi. Un intervento tempestivo al punto che si trattava della terza autorizzazione per centrali a biomassa mai rilasciata in provincia di Mantova. Ma per sei anni i proprietari non ne fecero nulla. È solo nel giugno dello scorso anno che questa autorizzazione viene “volturata” ad una seconda ditta, la società agricola Pianeta terra srl, di via Ilaria Alpi, 4 a Mantova. La ditta viene creata solo un mese prima, nel maggio 2012 con 10mila euro di capitale sociale (il minimo di legge). A detenerla al 100% una società anonima, la Compagnia fiduciaria lombarda spa di Milano. Amministratore unico è il mantovano Marco Lafelli. Ma non finisce qui.
Un anno dopo, il 5 giugno scorso, Lafelli cede l’autorizzazione ad una terza società, la “Po energia srl società agricola” con sede a Verona. Il terreno su cui sorge l’impianto viene venduto il 20 maggio e il 17 giugno Po energia può comunicare la ripresa della costruzione della centrale. La scorsa settimana, il 29 luglio la Provincia accetta infine la volturazione della autorizzazione alla nuova società, sempre capitale sociale 10mila euro. Socio unico è la Biogreen spa (ex Biogas impianti srl) che fa capo all’imprenditore veronese Enzo Bolcato che oltre che alla Po energia ed alla Biogreen partecipa anche alla Enersi srl di Palermo; la Fabenergy green, l’Immobiliare B3 srl, la InnovEn srl e la Eikos spa di Verona.
«Questo impianto ha un finanziamento di otto milioni di euro per bruciare sostanze alimentari ed inquinare facendo salire la spesa sanitaria – attacca Carlo Breviglieri, del movimento 5Stelle –. Rischia di distruggere quel po' che rimane di agricoltura vera e proprio a San Benedetto salvaguardata dai benedettini con ingegnose opere di bonifica. Per questo vogliamo creare un comitato di cittadini che si muova a tutela del territorio e della salute».
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