martedì 13 agosto 2013

Latina caos rifiuti: i due mesi in cui ogni cosa è cambiata

Latina Oggi 13 agosto 2013 I L caso rifiuti dell’estate 2013 comincia in un giorno qualunque di un paio di mesi fa. Giugno 2013 L’Agenzia per l’Ambiente della Regione Lazio effettua alcune verifiche periodiche, a giorni alterni, nell’impianto Rida di Aprilia presso il quale conferiscono buona parte dei Comuni della provincia di Latina in adesione a quanto disposto da Unione Europea e Regione. Solo che l’Arpa in quei giorni scopre che il volume di rifiuti trattati è superiore al quantitativo autorizzato. L’eccezione è contenuta in una nota scritta notificata a Rida e alla Provincia di Latina ma la società risponde mentre la Provincia non dà seguito. Luglio 2013 Il 26 luglio scorso il Dipartimento per l’ambiente e il territorio della Regione Lazio invia una formale diffida alla Rida Ambiente di Aprilia invitandola ad accogliere presso lo stabilimento solo i quantitativi autorizzati, ossia non più di 610 tonnellate al giorno. La diffida è notificata per conoscenza all’Arpa e alla Provincia ma non ai Comuni che conferiscono i rifiuti i quali dunque continuano a stoccare quantitativi in esubero perché, ufficialmente, non sanno nulla della violazione in essere. Il 30 luglio la Rida decide di adeguarsi alla diffida della Regione e sceglie di ridurre il quantitativo di immondizia in ingresso nello stabilimento ma decurtando solo dai carichi provenienti dal Comune di Latina. Agosto 2013 Due giorni più tardi si tiene un vertice in Prefettura; il Comune di Latina dice che tutti i rifiuti raccolti in città come da contratto devono essere accolti da Rida. La Regione effettua ulteriori controlli e accetta che il surplus venga «accollato» ad altre città ma non dice quali. Alla fine si torna in discarica.

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