martedì 13 agosto 2013

Latina ancora e sempre caos rifiuti: ispezioni da Rida a caccia dei surplus Ma l’immondizia in esubero va in discarica

Si complica il pasticcio creato dalla Regione E HA EFFETTUATO UNA SERIE DI CONTROLLI PRESSO L’IMPIANTO RIDA. I RIFIUTI IN ESUBERO VANNO A MONTELLO LA SOCIETÀ MANDA INDIETRO I CAMION E NON C’È SOLUZIONE RELAZIONE ALLA PROCURA DELLA POLIZIA PROVINCIALe DI GRAZIELLA DI MAMBRO I eri di buonora la polizia provinciale ha deciso di verificare i quantitativi di rifiuti lavorati presso la Rida Ambiente di Aprilia. La società gestisce, su autorizzazione regionale, l’unico impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti attivo in provincia di Latina. Nell’ultimo anno sedici Comuni hanno formalizzato con Rida contratti di conferimento per effettuare il trattamento obbligatorio dell’im - mondizia prima dello stoccaggio dei residui in discarica. Una procedura imposta dall’Unione Europea sin dal 2006 ma sulla quale sono state avallate proroghe fino ad un anno fa, quando la Regione Lazio ha rifiutato il rinnovo dell’autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti non pre trattati nelle due discariche gestite da EcoAmbiente (per i Comuni di Latina, Nettuno e Anzio) e Indeco per tutti gli altri. Da quel momento la stragrande maggioranza delle amministrazioni pontine e le due città della provincia di Roma si sono gradualmente adeguate alla decisione regionale di pre trattare i rifiuti. E in tal modo sono stati redatti contratti con la Rida in base ai quali il conferimento dell’immondizia si fa ad Aprilia e il residuo della lavorazione va a finire nell’invaso di EcoAmbiente sulla base di un contratto in essere tra le due società, al di fuori cioè di qualunque intervento di Regione o Provincia. Ad un anno dall’avvio di questa nuova gestione del ciclo dei rifiuti in ossequio a quanto richiesto dall’Unione Europea e applicato dalla Regione Lazio il sistema sembra essere imploso. Ed è accaduto tutto in pochissimo tempo, una settimana, forse due. Ieri mattina si è toccato uno dei picchi di questa storia a tratti surreale. La polizia provinciale avrebbe, infatti, verificato che presso Rida viene trattato un quantitativo di rifiuti superiore a quello autorizzato e sul punto specifico verrà stilata una relazione ad Arpa e Procura per le rispettive competenze. La stessa eccezione era stata sollevata dalla Regione venti giorni fa e in specie la Direzione Ambiente della Pisana aveva detto che Rida trattava più delle 610 tonnellate al giorno consentite. Come mai una simile differenza non è stata «notata» prima dalla Regione? Ma solo adesso, in piena estate, quando certamente la produzione dei rifiuti in provincia di Latina aumenta insieme al numero delle persone presenti (fortunatamente) sul territorio per motivi turistici? La soluzione trovata dopo il riscontro sui surplus di conferimenti è stata finanche peggiore del problema perché da una settimana ogni giorno il livello di rifiuti per cui è consentito il pretrattamento è superiore di circa 120 tonnellate. E queste vengono rifiutate da Rida in ottemperanza a quanto chiesto dalla Regione. Ma poi invece che andare in un altro impianto (inesistente in provincia di Latina) vengono portate in discarica, quindi in violazione di quanto chiesto dalla Regione. La deroga è possibile grazie ad una semplice autocertificazione che ciascun Comune fa del proprio carico di rifiuti assicurando che si può stoccare negli invasi senza problemi ambientali. E alla Regione, all’Arpa, alla Provincia è s u ffi c i e n t e. Latina Oggi 13 agosto 2013

Nessun commento: