mercoledì 7 agosto 2013

la via francigena nel Lazio

http://www.culturalazio.it/itinerari/viafrancigena/Pagine/argomento.aspx?idArgomento=190
Nel Medio Evo, in un epoca in cui il viaggio era metafora della vita  ed esprimeva il senso del cammino mistico dell’uomo, ogni cristiano nutriva il desiderio di compiere – almeno una volta nel corso dell’esistenza – un pellegrinaggio “alla ricerca della perduta patria celeste” per raggiungere uno dei luoghi sacri per eccellenza della cristianità: Roma, dove si potevano venerare le tombe dei Santi Pietro e Paolo e sede del Papato; Santiago de Compostela, dove l'apostolo San Giacomo aveva scelto di riposare in pace, e naturalmente Gerusalemme in Terra Santa, la città della predicazione e della crocifissione di Nostro Signore Gesù Cristo e soprattutto sede del Santo Sepolcro.
Il pellegrino  non viaggiava quasi mai isolato,ma in gruppo, portando le insegne del pellegrinaggio.
 
Una volta dissoltosi l’Impero Romano, l’Italia si era trasformata in terra di conquista da parte di popolazioni barbariche e le grandi vie di comunicazione, oltreché dissestate ed in alcuni tratti malamente agibili, erano divenute estremamente insicure in quanto percorse da briganti, ladri e assassini. I pellegrini molto spesso erano portati a privilegiare tratti di strada alternativi, in alcuni casi più lunghi, talvolta privilegiando la sicurezza. Il richiamo della fede, la volontà di espiazione, il bisogno di adempiere un voto e di ottenere l’assoluzione era allora tale da indurre  un numero incredibilmente elevato di persone a superare gli innumerevoli disagi e pericoli del viaggio, solitamente a piedi, muniti di un vestiario essenziale e di calzature inadeguate.
 
La via Francigena che da Canterbury, attraversando l’intera Francia, conduceva in Italia tramite il passo del San Bernardo, era in realtà l’antica via di penetrazione e di conquista dei Franchi: col movimento di merci, genti, arti, spiritualità e conoscenze, divenne una importantissima via di pellegrinaggio che, da Aosta, attraverso Pavia, Parma, Luni, Siena e Viterbo giungeva a Roma.
 
Durante il Medio Evo iniziarono a "farsi strada" anche  le numerose vie gerosolimitane, che da Roma conducevano verso  i litorali tirrenici e adriatici  per proseguire il cammino verso Gerusalemme. E, viceversa, dal Sud Italia  convergevano verso Roma, creando una rete di percorsi, anche alternativi, per consentire di attraversare zone paludose e malariche: le  molte piccole varianti consentivano di trovare riposo presso centri abitati, conventi, castelli e osterie disseminati lungo il percorso e anche di visitare piccoli luoghi di culto e di devozione.
 
Anche il culto di San Francesco inizia a trovare una sua strada di percorrenza da Roma nei territori del Reatino diventando un cammino spirituale: percorrendo le antiche vie che videro il passaggio del grande Santo itinerante, pellegrini e viandanti potevano visitare i luoghi del suo percorso di fede, creando un ponte di misticismo che giunge ai nostri giorni.
 
 
LINEE DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE

L.R. n. 19/2006 "Disposizioni per la valorizzazione culturale, turistica e ambientale della via Francigena e degli altri itinerari culturali regionali riconosciuti da parte del Consiglio d'Europa"

D.G.R. n. 717/2006 "L.R. n. 40/99. Approvazione criteri di priorità per l'utilizzo delle risorse riguardanti l'offerta e la promozione culturale, ambientale e turistica del patrimonio locale",  nella quale tra i tematismi prioritari dei progetti di valorizzazione integrata viene individuata la via Francigena
 

La Cabina di Regia, istituita con Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0456 del 12.09.2006 e composta dai Direttori delle Regionali competenti in materia di Cultura, Turismo, Ambiente e Programmazione, ha approvato nella riunione del 11.10.2006 una relazione tecnica nella quale, tra i tematismi considerati come prioritari per avviare progetti di valorizzazione del territorio laziale è stato individuato l'antico percorso della Francigena a nord e a sud di Roma. A tale scopo è stato pertanto costituito, con Atto di Organizzazione n. D 4717 del 22.12.2006, "Un gruppo di lavoro interdipartimentale per la valorizzazione dell'antico tracciato della via Francigena e supporto tecnico alla cabina di Regia della L.R. 40/99"
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