lunedì 12 agosto 2013

incidente centrale nucleare nuovo studio: L'eredità di Chernobyl è negli alberi

http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2117 10/08/13 Nuovo studio: L'eredità di Chernobyl è negli alberi « inserito:: 10 Ago 13, 07:47:57 » L’eredità di Chernobyl è negli alberi Traduzione di ProgettoHumus da http://www.bbc.co.uk Articolo originale di Mark Kinver, giornalista per l’ambiente BBC News. I cambiamenti nel colore degli anelli del legno indicano gli anni passati dall'incidente L'’esposizione alle radiazioni di Chernobyl del 1986, secondo un recente studio, ha lasciato un’eredità negativa e duratura sugli alberi della zona circostante la centrale. I ricercatori affermano che gli effetti peggiori si sono registrati nei “primi anni”, ma anche gli alberi “sopravvissuti” e quelli più giovani rimangono vulnerabili a questa sorta di “stress ambientali”. Il team di studiosi, all’interno della rivista "Trees", scrive che questa è la prima ricerca che esamina “l’impatto su larga scala sul paesaggio” “I nostri risultati sul campo sono stati in linea con quelli precedenti che si basavano su campioni di dimensioni molto più piccole”, dice Timothy Mousseau della University of South Carolina, Stati Uniti. “Essi sono inoltre coerenti con molte segnalazioni relativi agli effetti genetici che questi alberi hanno subito. Molti degli alberi mostrano forme di crescita altamente anormali che riflettono gli effetti delle mutazioni e la morte cellulare risultante dall’esposizione alle radiazioni”. Il Professor Mousseau, che sta effettuando studi nella zona di esclusione di Chernobyl dal 1999, ha detto che questo studio, il primo per quantità di ricerche, ha coinvolto più di 100 pini silvestri (Pinus sylvestris) distribuiti in 12 siti. “C’è stato uno studio analogo condotto in precedenza, ma si è limitato ad analizzare solo nove alberi ed era soprattutto interessato alla struttura del legno e non alla sua crescita. Un'altra ricerca venne eseguita negli anni 50 negli Stati Uniti su specie di alberi differenti, con una sorgente gamma esterna sospesa sopra il terreno che mostrava gli effetti della crescita su un numero molto limitato di vegetali”; ha detto lo studioso. I fusti contorti di pino silvestre sono attribuiti a mutazioni causate dall'esposizione alle radiazioni Per questo lavoro, il team ha prelevato campioni di sezioni interne di pino silvestre, in quanto questa specie si trova in tutta Europa ed è ben distribuita all’interno della regione di Chernobyl. “Questo pino è molto diffuso in silvicoltura ed ha un enorme valore economico. Inoltre sulla base dei nostri precedenti lavori, sembrava essere un buon obiettivo radioecologico in quanto più colpito dal fallout. In effetti, una delle prime osservazioni ecologiche di Chernobyl è stata la morte della cosiddetta foresta rossa: un bosco con questa tipologia di pini morto rapidamente e diventato rosso subito dopo il disastro. Gli anelli di questi alberi sono inoltre più leggibili rispetto ad altre specie come la betulla, anch’essa diffusamente presente nell’area in cui è stato condotto lo studio”, ha detto Mousseau. Il team del professore spera di seguire questo studio anche nella regione di Fukushima in Giappone, dove sono presenti questi tipi di pini in quanto “appetibili” economicamente. “In base alle nostre osservazioni, nelle aree maggiormente contaminate della Prefettura di Fukushima, non si è verificato un importante die-off, come si è visto a Chernobyl, per il pino silvestre. Tuttavia abbiamo notato una significativa moria dei germogli, dei rami e delle punte crescenti della vegetazioni in alcune aree: ciò suggerisce che ci potrebbe essere un notevole impatto del fallout sulla loro crescita. Questo impone ulteriori indagini!”; ha concluso il professore. >>> I PRECEDENTI STUDI DEL PROFESSOR MOUSSEAU http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1992.0

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