venerdì 2 agosto 2013

Il partner privato di Latina Ambiente Unendo al vetriolo: «L’ente gioca sporco» Di Giorgi: facciamo gli interessi della città

DI TONJ ORTOLEVA Latina Oggi 1 agosto 2013 I n quindici anni mai una volta Unendo, il partner privato di Latina Ambiente, aveva preso posizione rispetto alle vicende della società. Ma ora che il Comune di Latina ha deciso di andare a fondo rispetto alla gestione della spa negli ultimi anni, ecco che Unendo espone la propria versione. E aggiunge benzina a un fuoco che era già ben sviluppato. Con quattro cartelle di comunicato, Unendo ripercorre le ultime vicende, dando la propria versione rispetto all’extra montante di oltre 8 milioni di euro e accusando il Comune di Latina di «gioco sporco», finalizzato a liberarsi del partner privato oltre che di «favoritismo verso gli evasori delle bollette». Unendo parte dall’a sse mbl ea che ha valutato la due diligence. «Da tale relazione risultava che un importante ammontare dei crediti TIA iscritti a bilancio a copertura dei costi del Piano Economico Finanziario (PEF) sostenuti dall’azienda debitamente e puntualmente documentati al comune ed, in particolare, le somme non pagate dai cittadini evasori pari ad euro 8,5 milioni, doveva essere contabilizzato quale perdita, tutto ciò in palese contrasto con disposizioni di legge». Unendo ha disposto in seguito a ciò un proprio controparere. Lo studio specializzato ha bocciato le conclusioni della due diligence del Comune. «Abbiamo chiesto che sui crediti si aprisse un confronto tra esperti, ma non ci hanno ascoltato», fanno sapere quelli di Unendo. Il Cda ha poi approvato il Bilancio 2011 col solo voto del partner pubblico. «Le motivazioni che hanno indotto il socio Unendo a votare contro l’approvazione del bilancio 2011 - si legge nella nota - sono riconducibili all’assoluta arbitrarietà nella politica di bilancio che il Comune di Latina vuole imporre, che trovano le basi in una perizia di parte assolutamente confutata e confutabile da qualsiasi esperto in materia. Va evidenziato poi come le scelte politiche della Pubblica Amministrazione non possano e non debbano ribaltare su un soggetto privato quale è la Latina Ambiente la scelta di favorire l’eva - sione. Il socio privato dopo 15 anni di silenzio ha scelto oggi di chiarire alcuni aspetti in quanto il Comune di Latina non sapendo in quale altro modo appropriarsi della Società ha votato una delibera illegittima che tende ad escludere Unendo». Il partner privato dedica l’ultima parte delle proprie riflessioni a quanto fatto in questi anni. «Nel corso degli anni la società ha stabilizzato oltre 240 unità lavorative ed ha portato il livello della pulizia e del decoro pubblico ai primi posti tra le città italiane. Latina Ambiente ha fatto tutto ciò combattendo per oltre 15 anni contro le ingerenze della politica. Il socio Comune di Latina nel corso degli anni ha considerato la Latina Ambiente prima un appaltatore da spremere come un limone, affidandole servizi che non ha pagato o ha malpagato, poi come serbatoio occupazionale, poi come esattore affidandole la gestione della TIA e successivamente avocandola a sé, infine, come cosa propria, violando le norme statutarie ed in ultimo, con un colpo di mano, approvando da solo un bilancio volto a far ricadere sull’azienda il valore dell’eva s i o n e » . La replica del sindaco Giovanni Di Giorgi non si è fatta attendere. «Il Comune sta agendo nella massima chiarezza e trasparenza, esercitando il ruolo di socio pubblico e di maggioranza. Per quanto attiene il merito tecnico delle questioni evidenziate dal socio privato nella sua nota – afferma il sindaco Di Giorgi - la posizione dell’am mi ni str az io ne comunale è chiarissima ed è stata espressa nel corso degli ultimi due anni attraverso atti concreti. Le recriminazioni del socio privato rispetto al passato non ci riguardano, i conti con il passato noi li abbiamo fatti presentandoci alla città con un progetto politico fondato sulla discontinuità con il passato assumendocene la piena responsabilità. Una volta fatto ciò nostro compito è guardare al futuro e, nello specifico, aprendo una fase completamente nuova nel rapporto con il socio privato, per il bene della città e, a mio avviso, della società stessa».

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