venerdì 23 novembre 2012

il ministro Clini non conosce ambiente, difende profitti, Ilva, veleni, Tav, grandi navi, nucleare


20 anni, studente, le “c an t a ” a Clini
L’INTERVENTO DI ADELE A PARMA PER DENUNCIARE AL MINISTRO “LA FINE DELLA DEMOCRAZIA”
 Il fatto quotidiano 23 novembre 2012 di Sandra Amurri
Inaugurazione Anno Accademico
dell’Università di Parma: dentro atmosfera
ovattata, ermellini e stellette,
fuori gli studenti tenuti a bada dalla polizia.
Ma alla fine il Magnifico Rettore,
Gino Ferretti, è costretto a dare la parola
ad Adele Marri, 20 anni livornese,
terzo anno di Psicologia, che per contribuire
al mantenimento della famiglia
fa di tutto: babysitter per 6 euro l’ora,
consegna di pizze a domicilio e insegnante
volontaria di italiano ai migranti
nel centro occupato Artalb (l’associa -
zione studentesca che ha sede nello spazio
occupato di borgo Tanzi).
MINUTA, OCCHI VIVACI: “Salve a tutti,
il Rettore ha detto che l’Università è un
luogo libero, le lezioni sono state sospese
per tutta la giornata per permettere
agli studenti di partecipare a questa
inaugurazione, invece abbiamo trovato
l’Università blindata da cordoni di polizia
e carabinieri con scudi e manganelli.
Il Rettore si è barricato nel suo palazzo,
per questo non gli possiamo credere
quando dice che l’Università è un
luogo democratico e gli studenti sono la
sua parte più importante”

Cala il gelo.
Lo sguardo interrogativo
del ministro
dell’Ambiente
Corrado Clini cerca
quello del Rettore. “Peccato che il ministro
Clini – incalza Adele – non sembri
essere molto ferrato in tema di ambiente
e di salute ma piuttosto interessato
con il suo governo a difendere i profitti
di chi sta avvelenando e devastando
il territorio da nord a sud da anni ormai,
l’Ilva a Taranto che ancor produce e uccide
e avvelena un’intera città, i cantieri
Tav in Val Susa che non si fermano, le
grandi navi nella laguna di Venezia che
stanno distruggendo un patrimonio incredibile,
il nucleare per cui Clini si è
detto favorevole ad una riflessione
quando i cittadini si sono espressi contro...”.
Adele insiste: “La democrazia sta
sparendo davanti ai nostri occhi. Caro
ministro Clini, caro Rettore oggi state
celebrando un funerale non l’inaugura -
zione della nostra Università. Grazie”.
Adele, hai mandato all’aria la cerimonia.
Da celebrare non c’era nulla se
non il funerale di una Università
che sta sotto le macerie. É stata
l’ennesima conferma della distanza
tra le istituzioni e chi le vive
o tenta di non subirle: cittadine,
cittadini che stanno pagando
i costi più alti della crisi. Il sistema
difende, con le zone rosse,
i luoghi del potere come fossero fortini.
Teme la protesta ma non l’ascolta, non
ha gli strumenti per comprenderla e la
reprime con la forza. I governi sono esecutori
di ordini più alti e gestori dell’or -
dine pubblico. Noi vogliamo restituire
la libertà di scegliere ai cittadini integrando
forme di democrazia diretta e di
partecipazione attiva: la risposta sono i
movimenti dal basso”.

Come il 5 stelle?
No, quello è un altro modo di fare politica,
comizi, urla, si sta trasformando
in gerarchie con finta democrazia. Poi
loro vogliono uscire dall’Unione europea,
noi vogliamo costruire una Europa
altra, solidale che non anteponga i profitti
ai bisogni delle persone.
Il video del tuo intervento spopola sul
web e in tv, sei diventata famosa.
Non lo dite! Ho solo portato le istanze
dei giovani, dei precari contro le politiche
liberiste, i salotti non sono il nostro
mondo, preferisco le piazze, gli spazi autogestiti.
Noi non abbiamo nulla da perdere
e siamo pronti a rischiare.
Ad ogni costo?
Il movimento parte dai collettivi a cui la
violenza non appartiene. La violenza è
quella che fa lo Stato sulle nostre vite.
Il celerino è un nemico?
Dicono che lo vediamo così, noi siamo
con il figlio e per il figlio del poliziotto.
Resta che quello che è accaduto nelle
piazze è una vergogna inaudita che non
si vedeva dal G8.
Non mi dire che è banale: cosa ti hanno
detto mamma e papà?
Mio padre teme che trascuri gli esami,
mamma invece è orgogliosa di me.


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