lunedì 24 settembre 2012

Sabaudia acque agitate sul Lago di Paola altri errori di Bazuro

La replica dell’associazione all’amministratore Andrea Bazuro Acque «agitate» sul lago Sabaudia Futura chiede lumi circa le attività sulle rive L’i n t e r ve n t o di Altobelli dopo la polemica per l’impianto di Caterattino I n t e r rog a t i v i anche sugli incontri in Regione SI allarga il cerchio dei partecipanti alla querelle sul lago di Paola. Questa volta ad intervenire è il presidente dell’associazio - ne Sabaudia Futura, Antonio Altobelli secondo il quale non è possibile ridurre il problema lago ad una questione di pre campagna elettorale per un semplice motivo e cioè per quello che effettivamente qualcosa da chiarire c’è. E non ha nulla a che vedere con la politica. La nota dell’associazione arriva in risposta all’amministratore della comunione eredi Scalfati, l’avvo - cato Andrea Bazuro che in una dettagliata nota aveva a sua volta replicato al consigliere Ciriello circa i costi sostenuti dal Comune per l’impianto di pompaggio al Caterattino. Bazuro aveva fatto riferimento agli accordi presi con il Consorzio di Bonifica a cui la comunione eredi paga 10mila euro l’anno. «Registriamo l’ennesima ‘uscita’ - si legge nella nota di Altobelli - dell’Av v. Bazuro, amministratore unico della comunione eredi Scalfati, che parla di operazione politica per fini elettorali non avendo altre argomentazioni per rispondere agli interrogativi del Consigliere Ciriello, l’unico che nella nostra città ha dimostrato di potersi permettere di esercitare il mandato elettivo senza condizionamenti e timori reverenziali. Come cittadini, non siamo disponibili ad essere presi in giro dal Bazuro che da una parte afferma che il lago è privato, ma dall’altra pretende che sia risanato con risorse pubbliche, che afferma che gestire l’impianto di Caterattino sia interesse del Comune, che scarica sulla città i problemi d i i n q u i n amento ma sottace il lauto risarcimento che i cittadini hanno pagato alla sua famiglia proprio per questo, che non dà spiegazioni sul suo tentativo, sventato dal Consigliere Ciriello, di realizzare ettari di pannelli fotovoltaici galleggianti sul lago, nel silenzio di chi a chiacchiere si professa ambientalista, che parla dei cefali di lago come pesce biologico, che ci informa di trattative in Regione riguardo al lago ma non dice per fare cosa. Queste circostanze ci preoccupano non poco». Anche Altobelli fa poi un po’ di c r o n i s t o r i a . «L’Avv. Bazuro dimentica anche di dire che anni fa fu approvato dalla Comunità Europea un progetto di risanamento del lago per trenta miliardi di vecchie lire e che fu bloccato al momento dell’erogazione delle somme, guarda caso, perché il lago era privato. Del resto se il lago non può essere utilizzato dai cittadini, eccetto per l’attività remiera, perché questi dovrebbero contribuire al risanamento? Invece di inveire verso chi pone domande, la Comunione Eredi Scalfati prenda atto che se il lago dovesse creare problemi alla qualità del nostro mare, questo sicuramente di tutti, la città non potrebbe sottrarsi ad azioni risarcitorie ben più consistenti di quelle a suo tempo esercitate nei confronti del Comune. Ed a proposito di legittime domande informiamo, l’Avv. Bazuro che abbiamo predisposto una nota indirizzata al Sindaco ed al Consigliere Ciriello affinchè si accerti se tutte le attività imprenditoriali della Comunione Eredi Scalfati che interessino il lago, versino nelle casse comunali quanto dovuto per legge». M.S.G. Latina Oggi 24 settembre 2012

Nessun commento: