domenica 23 settembre 2012
Sabaudia parco del Circeo spuntano zone edificabili e problema fauna selvatica
Sabaudia, il botta e risposta con l’Ente Parco
Spuntano zone edificabili,
Giuliani chiede lumi
Tiene banco
anche la questione
fauna selvatica
TIENE banco il botta e risposta
tra il consigliere di Città Nuove
Piero Giuliani ed il direttore del
Parco Giuliano Tallone sui danni provocati dai cinghiali nelle
aziende agricole. Giuliani ha
raccolto le testimonianze degli agricoltori a cui Tallone
ha risposto con dati
precisi mettendo i
puntini sulle «i» rispetto a quelle che
sono o meno le
c o m p e t e n z e
dell’Ente Parco. Ma
l’esponente di Città
Nuove non è convinto e nemmeno a
farlo apposta torna
sulla faccenda competenze e non solo
per quanto riguarda i danni dei
cinghiali. C’è un altro problema
secondo Giuliani legato tutto al
Piano del Parco ed alle zone che
sarebbero state individuate come edificabili. Secondo il consigliere si tratterebbe di aree «grigie» individuate ex novo in zone
che almeno in teoria dovrebbero
essere soggette a tutela. «Mi
scuso - commenta Giuliani - se
ho impiegato due giorni per replicare alle argomentazioni del
direttore Tallone riferite al mio
intervento circa i danni provocati dai cinghiali
alle aziende vicine al Parco.
Capisco che,
per chi è abituato alla gestione
di soldi pubblici, risulta di difficile comprensione leggere l'esatto significato
di certe cifre, ma quelle riportate
dal sottoscritto erano riferite al
reddito per ettaro e non ai danni.
Per quanto riguarda gli studi
sulla popolazione faunistisca
del Parco il dott. Tallone dovrebbe essere più chiaro. Nell'eventualità che gli studi commissionati all'Università La Sapienza - continua Giuliani - avessero
confermato le
tesi dell'Università di Perugia non si capisce l'utilità di
questa nuova
c om mi tt en za ».
Giliani fa riferimento a due
studi discordanti circa il controllo della fauna selvatica, il
primo commissionato all’uni -
versità di Perugia pro controllo,
ed il secondo della Sapienza che
avrebbe smentito le prime risultanze. «In caso contrario - continua Giuliani - ovvero che la
popolazione faunistica del Pnc
non fosse un pericolo per la flora
dello stesso non si capisce perchè siano stati spesi 60 mila euro
per i recinti. Per i riferimenti al
Piano del Parco ho scoperto che
sia il Direttore che il Presidente,
nel redigerlo, siano stati pervasi
da un impeto artistico e che con
un colpo di pennello, aree che
prima ci avevano propinato essere di grande interesse naturalistico, sono state trasformate in
zone urbanistiche come quelle
del centro della città. Ma, allora,
l'ambientalismo dipende dalla
proprietà e dalla residenza delle
persone in quei siti?». Spesso i
confronti cartografici non sono
semplici, sarà quindi il Parco a
smentire o meno quanto sostenuto da Giuliani, interrogativi
che comunque solleveranno non
poche polemiche.
M.S.G. Latina Oggi 23 settembre 2012
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