lunedì 17 settembre 2012

Montello i segreti infiniti, il punto sugli scavi dopo il sopralluogo dei verdi

Libralato: ora guardare anche alla procedura di infrazione promossa dall’Ue Montello, i segreti infiniti Dopo il sopralluogo dei Verdi, il punto sugli scavi e i rifiuti radioattivi NON ci sono solo i fusti a preoccupare gli ambientalisti pontini sul futuro (e sul presente) della discarica di Borgo Montello ma anche l’ostinazione dei Comuni a conferire i rifiuti indifferenziati nonostante la messa in mora di Regione e Unione Europea. Perplessità ribadita ieri in una nota messa in rete da Giorgio Libralato, uno degli ecologisti che da più tempo sta monitorando l’evolversi della situazione in via Monfalcone. «Dal sopralluogo dei Verdi - dice Libralato - con il presidente nazionale Angelo Bonelli e il presidente regionale Ferdinando Bonessio è emerso con evidenza che, come confermavano i tecnici, non si può dire ancora nulla di certo sugli scavi. Tutti sono convinti (assessori comunali e provinciali all'ambiente, associazioni, cittadini, tecnici vari) che ci siano rifiuti (fusti tossici e nocivi, indus t r i a l i ) n o n compatibili con una discarica per rifiuti solidi urbani. E nessuno crede che questi rifiuti speciali siano stati depositati (interrati, sepolti) in condizioni di sicurezza e a garanzia della salute. Le analisi, gli accertamenti in corso continuano a confermare invece le indagini di Enea, Asl, INGV, polizia provinciale, Arpa Lazio. Che i fusti ci sono stati è un dato. Che ci sia la possibilità della presenza di rifiuti radioattivi non lo ha detto solo l'ex direttore della discarica Achille Cester nell'audizione di luglio in Parlamento, ma lo confermano i cartelli di cantiere all'esterno degli scavi (‘at t en z i on e materiale radioattivo’)». Per Libralato non si tratta dunque di una semplice precauzione dei tecnici. Agli scavi di questi giorni si è arrivati su sollecitazione dell’attuale assessore comunale all’ambiente, Fabrizio Cirilli, quando era consigliere regionale e insieme a Filiberto Zaratti (oggi SEL) ha ottenuto i finanziamenti necessari per l’intervento di verifica circa l’esistenza di fusti interrati nel vecchio sito S0. «In attesa che si faccia chiarezza definitiva su questo punto - aggiunge Libralato - non dobbiamo dimenticare l’avvio della procedura di infrazione dell’UE nei confronti dell'Italia e in particolare del Lazio per le discariche (Malagrotta, Albano, Borgo Montello) che continuano a ricevere il tal quale, senza differenziata e trattamenti adeguati». Materiali le ultime ammissioni L’ex direttore della discarica, Cester, ha detto a Luglio che una discarica per rifiuti speciali fu autorizzata dalla Regione. Conferimenti le direttive regionali Da aprile scorso non sarebbe più possibile conferire il materiale tal quale dentro le due discariche di Montello. Ricerche le operazioni in corso Dallo scorso mese di agosto sono in corso gli scavi per verificare la presenza di fusti tossici nel sito più vecchio, S0. Latina Oggi 17 settembre 2012

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