giovedì 19 luglio 2012
Pontinia agricoltura in ginocchio a Quartaccio problema irrigazione
PONTINIA, IL GRAVE PROBLEMA VA AVANTI DA GIORNI
Irrigazione in tilt,
coltivazioni a rischio
Agricoltori in ginocchio a Quartaccio
NIENTE acqua nei canali secondari
e l’irrigazione è a rischio.
L’allarme è stato lanciato
dagli agricoltori di Quartaccio,
una frazione di
Pontinia. Con i sistema di dighe
nel canale Linea l’acqua
viene convogliata nei funghi
che poi provvedono a dilazionare
l’acqua in maniera equa
nelle varie tubature. Il problema,
però, arriva nelle zone
come quelle della migliara 49
e 50 dove l’unico modo per
irrigare i campi è quello
d e ll ’utilizzo del motore a
s c o p p i o e
de ll’acqua presente
nei canali
di scolo e secondari.
Senza acqua
è a forte rischio
tutta l’agri -
coltura del posto.
«È una settimana
che non possiamo
irrigare i
campo per assenza
di acqua
nei nostri canali – denuncia a
gran voce Massimo Minutilli,
agricoltore di Quartaccio -. Ho
piantato il mais per dar da
mangiare alle bestie, senza
una corretta irrigazione tutto il
raccolto è a rischio con gravi
problemi che si vanno a ripercuotere
nella mia azienda di
bestie da latte. Si sta sottovalutando
il problema con il rischio
concreto che i danni per
le aziende, alla fine dell’esta -
te, potrebbero essere molto
elevati». Nella stessa posizione
di Minutilli ci sono almeno
un’altra quindicina, tra allevatori
e agricoltori, costretti a
fare a meno dell’acqua per
l’irrigazione. Secondo gli
agricoltori e gli allevatori di
zona il problema principale è
del Consorzio di Bonifica ritenuto
«non in grado di gestire
una situazione delicata come
lo è quella dell’irrigazione dei
campi». Adesso siamo a luglio
ma gli agricoltori sono spaventati
per ciò che potrebbe
accadere ad agosto, in piena
secca. «Noi già sappiamo che
il prossimo mese non ci sarà
acqua – afferma Minutilli -.
Per sopperire alle mancanze
del Consorzio di Bonifica siamo
costretti a fare delle dighe
artigianali pur di far entrare
l’acqua nelle canaline secondarie.
Un sistema che si usava
cinquant’anni fa. È una vergogna
». Il problema è evidente e
non interessa una sola azienda
ma un intero quartiere. Con le
idrovore di Mazzocchio a due
passi si potrebbe di certo gestire
il tutto in maniera più funzionale.
Per adesso l’unico dato
certo è l’assenza di acqua,
da una settimana, in tutta
Quartaccio. Per il bene dei
diretti interessati e dell’econo -
mia dell’intero territorio è bene
che istituzioni e contadini
di incontrino per trovare una
soluzione comune e realizzabile
in tempi brevi. Anche
questa volta gli agricoltori sono
costretti ad alzare il tono
della voce e prendere provvedimenti
isolati per poter portare
avanti, con difficoltà, la
propria attività agricola.
Riccardo A. Colabattista
Il duro affondo del Cra A dare sostegno
alle parole di
Massimo Minutilli
ci sono le dichiarazioni
di
Danilo Calvani,
presidente del
CRA. «È
i n a c c e tt
a b i l e
u n a s itu
azio ne
del genere.
Ci sono
tanti
a g r i c o ltori
che
d a u n a
set timan
a n o n
riescono ad irrigare
i propri
campi. Con la dis
o rg a n i z z a z i o n e
con la quale vengono
gestite le dighe
si va a colpire,
ancora una
volta, un comparto,
come quello
agricolo, già
fortemente compromesso
dalla
crisi e da altri fattori
esterni». http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5dc0beec3/pag30sabaudia.pdf
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