giovedì 26 luglio 2012
Pontinia, biomasse in rotta contro il nuovo mostro
Rotta contro un nuovo mostro
Giovedì 19 Luglio 2012 11:59
di Roberto Tartaglia
Dopo la turbogas, il Comune di Pontinia ritenta il colpaccio, mettendo i bastoni tra le ruote al secondo progetto che, da anni, tenta di posare le grinfie sul territorio pontino: quello della centrale a biomasse, proposta dalla Pontinia Rinnovabili S.r.l.
La scorsa settimana si è tenuta, presso la segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, una riunione che ha visto la presenza anche del Comune di Pontinia, della Pontinia Rinnovabili, della Provincia di Latina e della Regione Lazio, con all’ordine del giorno l’avvio dell’istruttoria per l’ottenimento dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), senza la quale non sarà possibile procedere col progetto. Ciò che è emerso è che la soluzione migliore sarebbe quella di ricominciare tutto daccapo: con una Conferenza dei Servizi. Ma, ci si chiede, a cosa servirebbe? Nulla sembra essere mutato: il Comune dice “no”, e senza il suo parere positivo non si va avanti, la Pontinia Rinnovabili dice che si tratta di un progetto valido e che creerebbe centinaia di posti di lavoro. E Libralato, consulente del Comune in materia ambientale, che dice? È convinto che Davide possa sconfiggere di nuovo Golia. Come fatto con la turbogas. A detta degli esperti, una simile centrale provocherebbe forti danni all’ambiente rurale di Pontinia e alla salute collettiva, come si legge anche nel documento ufficiale portato in riunione: “Si evidenzia che gli impianti di energia rinnovabile, in particolare fotovoltaico, hanno reso autosufficiente la produzione con energie rinnovabili a basso impatto, al contrario della produzione inquinante, come dimostra il professor Federico Valerio, della centrale a biomasse”. L’unico soggetto ancora ben disposto (a parte la Pontinia Rinnovabili, per ovvie ragioni) è la Regione Lazio, secondo la quale basta solo un po’ di buona volontà per raggiungere un accordo. Una questione spinosa che va avanti dal 2004, quella delle biomasse, da quando, cioè, l’ex sindaco Mochi espresse opinione favorevole. Poi arrivò Tombolillo e mise il bastone tra le ruote al progetto. Un’opposizione dettata sia dalla preoccupazione per la salute pubblica, vista la documentazione nelle mani del Comune che conferma la correlazione tra impianto a biomasse ed elevata incidenza di tumori, sia da un sovradimensionamento dell’impianto rispetto a quanto sancito dal Piano Energetico Provinciale. “Preferiamo il fotovoltaico” dichiara il Sindaco. Un progetto del valore di 90milioni di euro che vedrebbe l’utilizzo di 9 ettari di terreno per edificare un impianto in grado di sfruttare biomasse (coltivazioni, residui vegetali…) da attingere non si sa dove, per oltre 200 tonnellate l’anno. http://www.onirikaedizioni.it/pontinia/2464-rotta-contro-un-nuovo-mostro.html
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