lunedì 30 luglio 2012

le modifiche al piano casa della Regione Lazio con vincoli paesaggistici

Ok al nuovo Piano Casa Lazio, lavori fino al 31 gennaio 2015 Rafforzato il ruolo del Min. Beni culturali per superare i contrasti sui vincoli paesaggistici di Paola Mammarella 30/07/2012 - Nuove modifiche per il Piano Casa del Lazio. Dopo tre giornate di discussione, il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge consistente in un emendamento della Giunta interamente sostitutivo del testo precedente, che ha fatto decadere tutte le altre proposte di modifica. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consistono le modifiche, raccolte in una scheda di sintesi del Consiglio. Il testo chiarisce innanzitutto che la legge regionale per il rilancio dell’edilizia ha validità fino al 31 gennaio 2015. Nelle procedure per superare i contrasti sull’effettiva esistenza di un vincolo paesaggistico sugli edifici su cui si vuole intervenire, viene rafforzato il ruolo del ministero dei Beni culturali. Vengono inoltre eliminati i riferimenti alle concessioni in sanatoria ottenute tramite silenzio-assenso e specificata la necessità del nulla osta preventivo dell'ente gestore nel caso di interventi che ricadono in aree protette. La nuova norma spiega inoltre che i programmi integrati di riqualificazione urbana e ambientale, previsti dal piano casa, sono interventi volti alla valorizzazione del territorio ed elimina la parte relativa alla possibilità di realizzare impianti sportivi nelle aree naturali protette. Il testo approvato prevede che la Giunta emani un regolamento per disciplinar Nella nuova legge sono inoltre presenti disposizione sui cambi di destinazione d’uso e sulle aree costiere liberate dai programmi di demolizione e ricostruzione, che devono essere destinate alla fruizione pubblica del litorale. Come già spiegato dall’Assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti, le nuove norme sono frutto di un accordo col Governo dopo l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. Rispondendo alle accuse dell’opposizione, secondo la quale le procedure con cui è stato approvato il maxiemendamento rappresentano una delegittimazione del Consiglio Regionale, Ciocchetti ha affermato che la democrazia richiede confronto, ma anche decisioni. Vista l’urgenza secondo Ciocchetti è stato più opportuno seguire questa strada piuttosto che esaminare gli oltre quattrocento emendamenti presentati. (riproduzione riservata)

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