domenica 10 agosto 2008

Pontinia diventerà città dei rifiuti?

Stando alle notizie degli organi di informazione che spesso anticipano notizie ed eventi, la città di Pontinia, anziché delle bambine e dei bambini, com’era scritto nel programma elettorale vincente dell’attuale amministrazione rischia di diventare la città dei rifiuti o un rifiuto di città. Da qualche anno le cronache, ma anche la magistratura, le varie amministrazioni comunale, provinciale, regionale, le autorità come la prefettura si occupano di un impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani umidi e non (almeno fino all’incendio di un anno fa). Il problema sembra verrà risolto, con grande soddisfazione di tutti, entro pochi giorni. Sulla questione avevo fatto delle proposte che non mi pare siano state accolte. Forse sono pessimista ma penso che il non aver attuato alcune garanzie possa portare ad altri problemi o contestazioni, spero di essere smentito dai fatti. Sono l’unico anche ad aver segnalato (non risulta diversamente dagli organi di informazione) il problema della presenza di tale impianto e l’impianto che ne potrebbe derivare in contemporanea con le 2 aziende soggette alla direttiva Seveso e della prossima costruzione di 2 centrali elettriche. Anzi sono anche l’unico che si preoccupa del bando dell’amministrazione provinciale in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti perché, oltre alle questioni tecniche, economiche, sociali, già segnalate ed ignorate (così pare dalla mancanza di notizie diverse) dai miei concittadini, possa portare sicuramente all’impianto per il cdr e forse dell’impianto finale (inceneritore). I bene informati riportano l’acquisto o la trattativa per lo stesso per un terreno di 9,5 ha nella zona industriale di Mazzocchio dove si trovano i 2 impianti soggetti alla direttiva seveso, 1 di trattamento del compost, un altro dei rifiuti solidi urbani, frazione secca, attualmente non funzionante, 2 centrali elettriche prossime sventure e, appunto tale impianto per il cdr. Non credo che agli amministratori attuali o aspiranti sia sfuggita questa situazione che cova sotto la cenere e che potrebbe portare nel comune di Pontinia i rifiuti dell’intera provincia. Gli organi di informazione ci spiegano che al consorzio industriale sono contenti della richiesta dei 9,5 ha di terreno, qualche cronista mi spiega che per ottenere l’assegnazione dell’area si pagano €/mq 0,54 + IVA al consorzio industriale per diritti (oltre al costo di acquisto) che ammontano a € 51.300 + IVA per il lotto per il cdr. A questi diritti si aggiungono poi quelli di esame progetto pari a € 0,12 + IVA per ogni mc richiesto. Il comune cosa ci guadagna? Nulla per il momento, poi gli introiti sull’ICI. Oltre all’assenso sull’ubicazione del cdr pare che anche la posizione sulla centrale a biomasse (un anno fa contestata da tutti maggioranza e opposizione) oggi abbia il consenso invece dei rappresentanti dei cittadini nel consiglio comunale. Perlomeno questo si evince dagli organi di informazione. Pontinia diventerà la città dei rifiuti? Forse all’agricoltura di qualità, alla filiera agroalimentare, ai prodotti certificati, allo sviluppo delle nuove tecnologie, al rilancio dell’economia, al Pontinia riparte non ci crede più nessuno? Nessuno pensa che Pontinia possa avere uno sviluppo urbanistico, oppure culturale, gastronomico, turistico o semplicemente uno sviluppo? Rinunciamo al miglioramento della qualità della vita

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