domenica 2 dicembre 2007

amarcord pontiniano, assestamento, sep, turbogas

Oggi sui giornali gli argomenti amarcord pontiniano, assestamento, sep, turbogas.
Credo che alcune norme contenute nel piano regolatore territoriale del consorzio per lo sviluppo industriale Roma-Latina, nel documento titolato “Norme tecniche di attuazione” (testo coordinato ed adeguato alle prescrizioni di cui alle deliberazioni del consiglio regionale del Lazio n. 658 e n. 659 del 29/02/2000) meritino attenzione sui 3 insediamenti compostaggio, biomasse e turbogas.
Il riferimento è all’art. 12° (pag. 4/5/6) e all’art. 42°bis (pag. 19).
Partiamo proprio dall’art. 42° bis che recita: “1. all’interno dell’agglomerato (di Mazzocchio) non è consentito, di norma, l’insediamento di attività che comportino l’uso e/o il trattamento di sostanze definite nocive e/o tossiche e/o pericolose dalle vigenti norme in materia, salva la possibilità di deroga che può essere esercitata dal Consorzio previo parere favorevole dell’Autorità competente in materia di tutela ambientale (provincia e/o regione).
C’è da chiedersi, considerato il Regio decreto 27 luglio 1934, n.1265 Testo unico delle leggi sanitarie, art. 216 e 217 se questo articolo sia legittimo o se sia invece nullo o incompleto come io ritengo.
Difatti questo articolo della norma è in contrasto con i citati articoli della legge.
Quindi ritengo che dovrebbe essere integrato, necessariamente con previo parere sanitario del sindaco.

Da ciò si potrebbe pensare che le autorizzazioni, concessioni o permessi a costruire rilasciati ad insediamenti “di attività che comportino l’uso e/o il trattamento di sostanze definite nocive e/o tossiche e/o pericolose dalle vigenti norme in materia” siano nulli senza il parere espresso del Sindaco (non di un suo delegato).
Questo potrebbe far pensare che un’eventuale autorizzazione rilasciata in tal senso, dal consorzio industriale, ai progetti di compostaggio, produzione di energia elettrica a biomasse e turbogas che contengono “attività che comportino l’uso e/o il trattamento di sostanze definite nocive e/o tossiche e/o pericolose dalle vigenti norme in materia” siano nulli senza il parere espresso del Sindaco.
Questo, sentito il parere legale, dovrebbe essere oggetto di discussione nei tavoli tecnici relativi ai 3 impianti.

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