sabato 18 maggio 2024

L’OPERAZIONE Dopo Eni, Poste: il Tesoro vuole vendere (in perdita) PRIVATIZZAZIONI - L’idea: cedere fino al 29% a piccoli pezzi. Risultato?Un danno da 150 mln l’anno, ma salirà. Il precedente di Renzi nel 2015 DI CARLO DI FOGGIA

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/05/17/dopo-eni-poste-il-tesoro-vuole-vendere-in-perdita/7551272/?utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1715924370-2

dall'articolo di Carlo Di Foggia: "La Cgil la definisce “una resa del governo ai poteri forti dell’alta finanza”, la Cisl parla di “svendita”. Presto i sindacati saranno ricevuti al Tesoro ed è in questo clima che il ministero di Giancarlo Giorgetti si prepara a (s)vendere a più riprese un pezzo di Poste italiane, dopo averlo già fatto con Montepaschi ed Eni. Il gigante delle lettere, ormai sempre più un colosso della finanza e delle assicurazioni, è il prossimo indiziato. Problema: i numeri mostrano che è un’operazione a perdere e basta vedere il precedente del governo Renzi nel 2015 per capirlo."

Dopo Eni, Poste: il Tesoro vuole vendere (in perdita). L’idea: cedere fino al 29% a piccoli pezzi. Risultato?Un danno da 150 mln l’anno, ma salirà. Il precedente di Renzi nel 2015

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