tratto da https://ambientenonsolo.com/alta-velocita-e-linee-locali/
Alta velocità e linee locali
Con questo articolo continuiamo la collaborazione con Pillole di Tram, di cui abbiamo pubblicato una serie di articoli. In questo caso si tratta di un articolo sui servizi ferroviari, e sulle differenze fra i servizi locali e l’Alta velocità.
Perché tutti vogliono il Frecciarossa
Periodicamente viene data la notizia di piccole città, amministratori, associazioni varie che chiedono a gran voce il passaggio e/o la fermata nel loro territorio dei servizi Frecciarossa. Il servizio ad alta velocità italiano, infatti, funziona in generale piuttosto bene ed è considerato più attraente di tanti altri servizi . Ma le richieste di nuove stazioni o fermate per treni AV spesso esprimono un bisogno che in realtà dovrebbe essere coperto da altri servizi e da una rete più integrata.
La separazione dei flussi.
Sulle tratte come la Torino-Milano-Roma-Napoli, i treni ad alta velocità danno l’esempio del loro funzionamento migliore: collegano grossi nodi, su una linea dedicata, mentre sulla linea storica parallela circolano treni più lenti che fanno più fermate intermedie. La convivenza tra treni veloci e lenti, infatti, è un problema: il treno veloce ha bisogno di molto spazio libero davanti, e quando si avvicina a uno più lento, lo ferma per avere la precedenza, rallentando ulteriormente la sua corsa. Contemporaneamente, lascia molto spazio inutilizzato anche dietro di sé, riducendo la capacità della linea.
I Frecciarossa “lenti”
Una delle soluzioni che vengono periodicamente proposte è di fare viaggiare alcuni Frecciarossa sulle linee lente, per servire più stazioni, ma è poco sensato, sia tecnicamente, sia commercialmente, perché si finisce per pagare molto un viaggio più lento e diminuire la velocità commerciale anche per chi a quelle fermate non è interessato. Il fatto che Trenitalia abbia da dicembre tolto alcuni Frecciarossa tra Milano e Bologna che percorrevano la linea storica non è sbagliato tecnicamente, perché non è il tipo di treno adatto a quei servizi, sebbene questo abbia provocato proteste da parte degli utenti delle città intermedie. Ma in realtà più che l’assenza del Frecciarossa, il problema è la mancanza di alternative.
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