tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/24/il-cementificio-triplica-le-tonnellate-di-rifiuti-da-bruciare-sei-sindaci-portano-al-tar-le-ats-di-bergamo-e-brianza-ora-ci-mostrino-gli-atti/7418790/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1706082247
dall'articolo di Manlio Lilli: "I via libera necessari per legge ci sono tutti: Comune, Provincia, ma anche Arpa e ben due aziende sanitarie. Così lo storico cementificio di Calusco d’Adda potrà far ingoiare al suo forno di cottura il triplo di rifiuti solidi non pericolosi, in “parziale sostituzione dei combustibili fossili convenzionali”: da 30mila tonnellate a 110mila tonnellate all’anno. Una decisione che ha fatto infuriare sei sindaci di tre Province: quelli di Merate, Paderno d’Adda, Robbiate e Imbersago in provincia di Lecco, quello di Cornate d’Adda in provincia di Monza e Brianza e quello di Solza in provincia di Bergamo. Insieme alla Provincia di Lecco e al Parco Adda Nord – che comprende i territori di pianura attraversati dal fiume Adda, a valle del ramo lecchese del lago di Como – hanno presentato due ricorsi al Tar."
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