tratto da https://ambientenonsolo.com/giornalismo-fake-news-e-disinformazione/
Giornalismo, fake-news e disinformazione
Al tempo dei social media la comunicazione è ormai diventata una realtà globale in cui ognuno di noi è allo stesso tempo produttore e fruitore di informazioni nonché, come scrive Alberto Contri nel suo McLuhan non abita più qui?, “Nell’era della comunicazione “da tutti a tutti” avviene invece che il pubblico sia il messaggio, dato che costituisce allo stesso tempo il percettore e il vettore che si rende disponibile a veicolare la comunicazione ad altre persone.”
Questo sistema fa sì che la quantità di informazioni in cui ci imbattiamo ogni giorno sia enorme e molto spesso si annidano le cosiddette “fake-news“, notizie false o fuorvianti, che inconsapevolmente – o spesso volutamente, addirittura prodotte con campagne appositamente orchestrate – creano “disinformazione”. Diventa quindi essenziale per tutti saper distinguere le notizie vere da quelle false, saper individuare le notizie apparentemente realistiche ma in realtà fasulle. Naturalmente utilizzare fonti attendibili è la prima regola da seguire, ma proprio considerando il “brodo informativo” in cui siamo immersi, spesso non basta.
Naturalmente tutto questo è ancora più importante per chi di informazione si occupa in modo professionale, come i giornalisti. Per questo segnaliamo un vero e proprio manuale per l’educazione e la formazione al giornalismo prodotto da Unesco “Journalism, ‘Fake News’ & Disinformation“, nel quale si parla di:
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