Il quarto e ultimo governo guidato da Angela Merkel, in coalizione con i socialisti dell’SPD, si è assunto la storica responsabilità di pianificare l’uscita della Germania dall’era del carbone. In una giornata che rimarrà a lungo nella storia tedesca ed europea, sabato scorso una Commissione di 28 esperti ha definito la data ultima di utilizzo del carbone come materia prima per la produzione di energia elettrica. Una risoluzione che ha forti ricadute, ben al di là della lotta...
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Il programma è composto da 336 pagine e contiene gli step che porteranno Berlino a dire addio al fossile entro 20 anni. Previsto lo stanziamento di circa 40 miliardi per ricollocare i circa 20mila lavoratori del comparto in altri settori ad alto contenuto innovativo, in primis quelli relativi alle energie rinnovabili. Una mossa pensata anche per recuperare consensi rispetto alla destra e alla sinistra
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