Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), rivolgendosi ironicamente al direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio sul caso del presidente del Pd campano, Stefano Graziano: “Due giorni fa, rispondendo a Davigo, Renzi aveva detto: ‘Basta con la politica subalterna ai magistrati’. E ha ragione, la politica può essere subalterna ai Casalesi. E se poi non vanno bene i Casalesi, magari dopo facciamo anche la prova dei magistrati. Intanto, lasciamo lavorare la camorra, no?”. Il comico menziona il 25 aprile: “Io aspetto sempre questo giorno, perché accade una cosa più unica che rara: Renzi e Mattarella si incontrano. Ormai quei due si vedono solo sull’Altare della Patria, che praticamente è diventata l’Altare della Rimpatriata”. Crozza imita quindi il capo dello Stato e il presidente del Consiglio e aggiunge: “Povero Mattarella, ieri durante il discorso ha fatto piangere un bambino. Alla madre Mattarella ha detto: ‘No, non lo porti via. Questo è il futuro del Paese’. Ma non stava parlando del bambino, bensì del pianto. Ormai la festa della Liberazione è puramente simbolica, il nazifascismo in Europa non esiste più. Figurati se adesso in Austria rinasce un altro Hitler. Infatti si chiama Hofer” – continua – “Domenica scorsa Hofer, capo del partito di estrema destra, ha stravinto le presidenziali in Austria. Tutti i giornali si sono affannati a dire che però lui non è come Hitler, perché è un uomo gentile. Anche Hitler faceva gli acquerelli, ma non è passato alla storia per i quadretti. Forse l’idea del muro in Austria non è così male, se serve a non farli più uscire”. Il comico cita il G5 di Hannover: “Obama ha detto che il mondo ha bisogno di un’Europa unita e che i muri non servono. L’ha presa un po’ alla larga. Obama, e di’ Austria, no? Ad Hannover mica si sono visti per fare il mazzo all’Austria, ma per farlo alla Libia. Il nuovo presidente libico ha chiesto aiuto per salvare i pozzi di petrolio dall’Isis. E l’Italia pare che sia prontissima a intervenire. Visto come abbiamo salvaguardato un tubo di petrolio a Genova, nel mondo siamo i più qualificati. E’ come se per aiutare un campo rom avessimo chiamato Salvini”. E chiosa: “Salvini ha incontrato Trump a Philadelphia. Avrei voluto essere una mosca. Non per sentire quello che dicevano, ma solo per avere l’imbarazzo su chi posarmi”
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