Attivisti di
Geenpeace in
azione sulla
Mont agna
Spaccata (Gaeta)
per il referendum
sulle
trivelle del 17
aprile Ansa S» VIRGINIA DELLA SALA
i è spaccato il Partito democratico,
si è spaccata la Cgil e
il mondo scientifico non sa
bene da che parte stare: sul
referendum del 17 aprile,
quello per abrogare la norma
dello Sblocca Italia che permette
di prolungare - fino a
esaurimento del giacimento
- la durata delle concessioni
di ricerca e coltivazione di idrocarburi
entro le 12 miglia
marine, c’è ancora poca
chiarezza. I media hanno avviato
le deboli campagne informative,
i comitati hanno
le loro iniziative e manca
meno di un mese al voto. Ma
come è nato il referendum? E
come sono fatti i due schieramenti?
Referendum NoTriv:
cosa dobbiamo sapere
La genesi
della battaglia
É luglio del 2015 quando il
Coordinamento nazionale
del movimento No Triv e
l'Associazione A Sud Ecologia
e Cooperazione propongono
alle Regioni un referendum
sulle trivellazioni in mare.
La richiesta viene approvata
dai Consigli regionali di
Abruzzo (che si ritirerà poi in
gennaio), Basilicata, Calabria,
Campania, Liguria,
Marche, Molise, Puglia, Sardegna
e Veneto. La Costituzione
prevede che per chiedere
un referendum abrogativo
bastino cinque consigli
regionali, in questo caso sono
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