Interrati
rifiuti pericolosi nell’area che dovrebbe ospitare il polo della
Ecoparco
LA
SCOPERTA
I
PRIMI SCAVI
HANNO
PORTATO
ALLA
LUCE
FANGHI
DI
DEPURAZIONE
E
DIVERSI
MATERIALI
INERTI
DI
FRANCESCO MARZOLI
Una
delle paure maggiormente
provate
dai residenti
di
Velletri, Aprilia,
Anzio
e Nettuno è divenuta una
triste
realtà: nella cava dismessa
di
Lazzaria, dove la Ecoparco
vuole
realizzare un polo integrato
per
il trattamento e la valorizzazione
dei
rifiuti - con annessa
discarica
-, sono stati interrati dei
rifiuti
pericolosi. A sancirlo sono
i
sondaggi e i primi scavi effettuati
ieri
mattina - in modo congiunto
-
Cdal orpo forestale dello Stato e
della
Guardia di finanza, su coordinamento
della
Procura della
Repubblica
di Velletri. Nelle prime
ore
del mattino, infatti, una
lunga
colonna di mezzi di vigili
del
fuoco, Forestale, Fiamme
gialle
e magistrati di Velletri ha
fatto
ingresso, nell’area di via
Cisternense.
Alla base di tutto,
un’indagine
finalizzata alla verifica
della
regolarità di operazioni
riguardanti
la vecchia cava di pozzolana.
«A
seguito di indagini
geognostiche
condotte dal Nucleo
specializzato
del Corpo forestale
dello
Stato in collaborazione
con
l'Istituto nazionale di geofisica
e
vulcanologia - hanno fatto
sapere
dalla Forestale - nel corso
del
controllo all'interno dell'originario
perimetro
di cava sono stati
individuati
siti con illecito interramento
di
rifiuti». Un dramma
ecologico,
dunque, sancito dai
primi
risultati degli scavi, immediatamente
avviati
dopo una prima
messa
in sicurezza della zona.
Dalle
prime «buche», infatti, sono
emersi
rifiuti di diversa natura:
non
mancavano fanghi di depurazione
e
materiali inerti, risultati
provenienti
da attività di demolizione,
tutti
interrati in periodi al
momento
in corso di definizione.
A
quel punto, nulla ha evitato che
l’intero
perimetro della cava -
grande
dieci ettari - venisse posto
sotto
sequestro, con gli inquirenti
che
ora stanno accertando i responsabili
delle
violazioni riscontrate.
«L'operazione
- hanno aggiunto
i
Forestali - si è svolta
anche
con la collaborazione del
Nucleo
NBCR del Comando provinciale
di
Roma dei vigili del
fuoco
che ha effettuato uno screening
preventivo
sull'area oggetto
di
intervento». Ora, dunque, le
indagini
proseguiranno in modo
ancor
più approfondito. «L'attività
odierna
costituisce l'ultimo tassello
di
una complessa indagine
avviata
dal Comando stazione di
Velletri
- hanno concluso dalla
Forestale
- che aveva già portato
alla
contestazione di violazioni
amministrative
connesse con l'esercizio
dell'attività
di cava». Una
situazione
che, nelle prossime
ore,
potrebbe conoscere ulteriori
evoluzioni,
con i comprensibili
timori
dei cittadini visto che, a
poca
distanza, si trova la falda
acquifera
di Carano, che approvvigiona
di
acqua potabile i Comuni
di
Aprilia, Anzio e Nettuno.
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IL
QUOTIDIANO - Sabato 22 Novembre 2014
18
Velletri
Lariano
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