L’azienda
Energetica srl
ha
presentato ricorso
alla
sezione pontina del
Tribunale
amministrativo re
gionale
contro il Comune di
Latina
che aveva sospeso la
procedura
per il rilascio del
permesso
costruire di un impianto
di
cogenerazione a biogas
in
località Chiesuola.
La
decisione dell’ente municipale
oggetto
del ricorso risale
al
mese di maggio, quando
l’amministrazione
locale,
ascoltando
le vigorose proteste
dei
residenti e del comitato
«No
Biogas Latina», aveva
deciso
di vederci chiaro e per
questo
sospendere l’iter che
l’azienda
aveva avviato per
l’apertura
dei cantieri.
Di
fatto il Comune aveva
sposato
le preoccupazioni degli
ambientalisti
che temono
ripercussioni
sul territorio e
minacce
per la salute dei cittadini.
Di
fondo la tecnologia che
sfrutta
la fermentazione di sostanze
vegetali
per la produzione
di
biogas che a sua volta
alimenta
piccole centrali elettriche
non
sarebbe dannosa. A
rappresentare
seri rischi sono
invece
le possibili contaminazioni
che
possono derivare da
una
gestione approssimativa
degli
impianti e da un cattivo
smaltimento
degli scarti, ossia
del
cosiddetto digestato.
I
rischi poi si moltiplicano
se,
al posto di semplici vegetali,
per
la produzione del biogas
vengono
utilizzati gli
scarti
delle lavorazioni industriali
o
la parte organica dei
rifiuti
solidi urbani.
Nel
caso di Chiesuola
l’azienda
aveva garantito, anche
pubblicamente,
che l’im -
pianto
di via della Cava non
avrebbe
comportato rischi,
ma
il Comune ha fatto valutazioni
diverse.
A.R.
©RIPRODUZIONE
RISERVATA il quotidiano di Latina 3 agosto 2014
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