Nuova
«grana» per il Comune
di
Aprilia in merito
alla
gestione dei rifiuti.
Ieri,
infatti, la Rida Ambiente
ha
respinto due camion che trasportavano
rifiuti
organici (uno
della
Loas e l’altro dalla Progetto
Ambiente),
così come preannunciato
ieri
dall’a mm in is tr at or e
unico
della società Fabio Altissimi.
Il
problema, secondo il titolare
dell’azienda,
riguarda il transito
su
via Gorgona (strada che da
via
dei Cinque Archi conduce
a
ll ’impianto). Al momento la
strada
è troppo stretta per il passaggio
dei
mezzi pesanti, per
questo
è stato chiesto l’adegua -
mento
(in virtù dell’ampliamento
al
conferimento nell’impia nto
autorizzato
dalla Regione Lazio).
E
quindi l’arrivo dei rifiuti che
prima
venivano conferiti alla
Kyklos
(umido) ha creato un aumento
del
transito di mezzi pesanti.
La
Rida giovedì scorso ha
accettato
i camion, poi - giudicando
la
situazione insostenibile
-
ha deciso di respingere i camion
che
trasportavano rifiuti organici,
accettando
solo i mezzi del Comune
di
Aprilia che conferiscono
nell’impianto.
Una decisione che
ha
costretto l’amministrazione
comunale
a portare i rifiuti in altri
impianti
(Sep di Pontinia, Colfelice
e
un piccola parte alla Self
Garden
di Aprilia), operazione
che
comporterà un aggravio dei
costi
per l’ente.
Intanto,
giovedì scorso, in
Consiglio
comunale è stato votato
l’atto
per l’esproprio di
alcuni
terreni in via Gorgona.
Un
voto necessario per procedere
poi
all’ampliamento (9
metri
di larghezza) della strada.
Ma,
anche in questo caso, ci
sono
polemiche tra il Comune
e
la società sulle modalità di
gestione
dell’operazione. La
prima
riguarda i co s t i
dell’esproprio
(a carico
de
ll’ente), in contrasto con
quanto
avvenuto in via Valtellina
dove
l’amministrazione pagò
i
terreni. Ma il sindaco, Antonio
Terra,
sottolinea che si
tratta
di una procedura diversa.
«In
quel caso - afferma il primo
cittadino
- si trattò di un’acqui -
sizione
per pubblica utilità, qui
di
un esproprio. Se attuassimo
la
stessa procedura non si potrebbe
procedere
all’allarga -
mento
della carreggiata». La
seconda
obiezione, invece, riguarda
il
progetto: l’azienda
preferirebbe
utilizzare l’ipotesi
progettuale
che prevede solo
l’esproprio
nei confronti di un
privato
(per nuocere così il meno
possibile
ai residenti della
zona)
mentre l’ipotesi progettuali
scelta
dal Comune comporterà
l’esproprio
di terre a tre
privati.
Per questo la speranza è
che
si arrivi una soluzione condivisa
da
tutti.
L.A. il quotidiano di Latina 2 agosto 2014
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