Il caso Pontinia menzionato nell'istanza al Consiglio di Stato, Tombolillo chiede lumi"Citati nel ricorso di Cusani"La vicenda Mochi sarebbe stata presa ad esempio per contestare il Tar Pontinia (17/11/2007) - E' notizia di queste settimane che il presidente della Provincia Cusani avrebbe inviato al Consiglio di Stato di Roma una esposto in cui prenderebbe di mira il Presidente del TAR, Franco Bianchi. Cusani, tuttavia, ha più volte negato di aver dato il via a questa azione legale intorno alla quale continua, in conseguenza, a vigere un clima di incertezza. Non è la prima volta che il centrodestra pontino si rivolgerebbe alla magistratura amministrativa romana per lamentarsi dell'operato del magistrato latinense. Anche Giuseppe Mochi, all'epoca sindaco di Pontinia, mandò una missiva molto dura nei confronti di Bianchi, sempre al Consiglio di Stato, in merito alla pronuncia del TAR di Latina in riferimento al dissesto finanziario. A esposto pontiniano non venne dato alcun seguito, nella sentenza emessa dal Consiglio di Stato però, sembrava emergere una condanna 'tecnica' per la sentenza emessa dal Tribunale amministrativo di Latina. Cos'hanno in comune i due esposti? Intanto le accuse che riguardano fatti differenti ma che prendono di mira l'operato del magistrato che si accanirebbe troppo nei confronti della classe politica, al governo, di Latina e provincia. E poi il legale, Corrado De Simone, avvocato sia di Mochi che di Cusani. E, last but not the least, Pontinia. Nella lettera di Cusani, infatti, sembrerebbe far comparsa proprio la città dissestata dell'agro pontino, come caso di malagiustizia. Tombolillo, sindaco di Pontinia e consigliere provinciale, chiede a Cusani delucidazioni. Lo ha fatto anche attraverso una lettera ufficiale. "Mi aspetto una risposta esauriente da parte di Cusani.Vorrei sapere se questa voce è vera. Cosa c'entra Pontinia nell'esposto che ha fatto il Presidente della provincia al Consiglio di Stato? Non è forse il caso che, sulla vicenda del dissesto finanziario della città, essendo ancora pendente una richiesta di revocazione della sentenza del Consiglio di Stato, si lasciasse lavorare la magistratura?". Il primo cittadino di Pontinia spende parole in difesa della magistratura. "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e nella magistratura. Anche e soprattutto in quei procedimenti che mi riguardano personalmente. Nel momento in cui i magistrati hanno tutti gli elementi per poter giudicare una situazione, prendono la decisione secondo quello che dispongono le leggi. Bisogna aver fiducia, noi amministratori per primi, nei principi generali che stanno alla base di uno Stato di Diritto: la presunzione di innocenza, i tre gradi di giudizio e, soprattutto, l'autonomia e indipendenza della magistratura". Tombolillo sarà presente lunedì al consiglio provinciale, per parlare proprio del caso Tar e del riferimento a Pontinia.Graziano Lanzidei
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OGM, DIBATTITO APERTO IN COMUNE
di A. SUBIACO
In un precedente Consiglio comunale si svolse un dibattito sull’uso degli Ogm (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura che vide protagonista il vice sindaco Luigi Subiaco nelle vesti di convinto sostenitore dei prodotti modificati utilizzati in tutto il mondo.
Intervennero nella discussione, il sindaco Tombolillo, gli assessori Battisti e Bilotta e i consiglieri Ramati, Medici, Perfili, alcuni favorevoli altri contrari al parere del vice sindaco il quale sostenne che, secondo le ricerche più recenti, il mais geneticamente modificato è più sicuro di quello tradizionale perché contiene meno tossine cancerogene ed è più produttivo.
Oggi lo stesso parere lo ribadisce l’istituto Iran che dipende al Ministero Agricoltura, il quale tuttavia seguita a tenere nascosti i risultati di laboratorio ottenuti. In base alla ricerca emerge chiaramente che il mais Ogm è più produttivo perché rende 159 quintali per ettaro ai 111 del tradizionale, ovvero il 4 3 % in più. Ma l ’ aspetto più eclatante è che il mais ogm è più sicuro per la salute dell’uomo e degli animali perché contiene meno tossine tendenzialmente cancerogene, le “fumonisine”, che nel mais biotech sono cento volte inferiori per cui dovrebbe essere meno fuori legge il mais tradizionale.
Invece è noto che il ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, ha sposato interamente la causa antiogm promossa dalla coalizione Italia - Europa liberi da ogm che ha annunciato di aver raccolto tre milioni di firme per dire no ai cibi Ogm. A sostenere il no al biotech ci sono le organizzazioni agricole: Coldiretti, Confagricoltori e l’Associazione per l’Agricoltura biologica. Da sottolineare la posizione favorevole assunta da gran parte della comunità scientifica italiana che fa anche notare come sul treno Ogm sia salita tutta l’Europa facendo crescere del 77% le aree coltivate a mais Ogm.
Uno dei massimi esperti in materia, ha dichiarato: “Stiamo commettendo lo stesso errore compiuto 20 anni fa sul nucleare, errore di cui oggi ci stiamo pentendo”. La proibizione dell’uso degli Ogm, ha precisato, non è soltanto un attentato alla libertà di ricerca, ma anche un regalo alle multinazionali. Da esperimenti fatti risulta che l’uso degli Ogm riduce la necessità di trattamenti con diserbanti, insetticidi ed erbicidi.
Latina Oggi del 16 novembre 2007
sabato 17 novembre 2007
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