tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/21/ponte-sullo-stretto-unaltra-cattedrale-nel-deserto-ecco-quanto-conviene-davvero-lopera/7387995/
La decisione politica di costruire il Ponte sullo Stretto ha preceduto la valutazione sulla sua convenienza o meno. I numeri dicono che si tratta di un’opera con benefici prevalentemente locali, inferiori ai costi che ricadono sui contribuenti italiani.
di Francesco Ramella (Fonte: lavoce.info)
La valutazione dell’opera arriva dopo la decisione politica
L’analisi costi-benefici della Tav non lo aveva convinto. E, nello scorso maggio, intervenendo al Senato in occasione della discussione del disegno di legge relativo al Ponte sullo Stretto di Messina, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è andato oltre, sostenendo che: “Bisogna osare. Se Michelangelo, Raffaello, Leonardo da Vinci non avessero osato e fossero passati da una commissione costi-benefici, oggi non avremmo quello che hanno fatto loro”.
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