martedì 26 dicembre 2023

L'INTERVISTA Vacchiano: “Meloni poco green ha depennato gli alberi dal Pnrr” IL “FATE COME POTETE” - Il ricercatore in Gestione e Pianificazione Forestale all’Università di Milano critica l’uscita dei fondi per la messa a dimora, uscita che dimostra lo scarso interesse del governo per la transizione ecologica DI ELISABETTA AMBROSI

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/12/26/vacchiano-meloni-poco-green-ha-depennato-gli-alberi-dal-pnrr/7392817/

Vacchiano: “Meloni poco green ha depennato gli alberi dal Pnrr”

di Elisabetta Ambrosi

“I fondi del Pnrr dedicati alla messa a dimora sono stati di fatto messi fuori dal Piano. Il governo ha promesso che userà altri fondi ma, uscendo dal Pnrr, è caduta ogni scadenza stringente. Le città possono anche andare avanti, ma senza alcun termine. Non solo. Di fatto, così, non c’è una vera e propria pianificazione nazionale rispetto alla riforestazione urbana”. Giorgio Vacchiano, ricercatore in Gestione e Pianificazione Forestale all’Università di Milano, critica l’uscita dal Pnrr dei fondi per nuovi alberi, uscita che dimostra lo scarso interesse del governo per la transizione ecologica, “purtroppo invisibile in questa manovra”. E in un anno difficile per le foreste italiane ma anche di tutto il mondo – come si è visto in Canada, ma anche in Grecia – fa il punto sullo stato dei nostri alberi. E sulle nuove leggi varate in questi dodici mesi.

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Sull’Italia, infine?

Due settimane fa è stato lanciato, e sarà operativo a gennaio, il Sistema Informativo Forestale Nazionale (SINfor), presso il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, ndr), in collaborazione col ministero dell’Agricoltura, sarà fatta finalmente la prima carta forestale d’Italia. È incredibile, ma l’ Italia non aveva una carta forestale finora. Sarà operativa e consultabile da gennaio e contiene 145 indicatori strutturali in grado di fornire una fotografia dello stato di salute, anche grazie ai dati satellitari, delle foreste nazionali e delle diverse filiere collegate. Solo con i dati, infatti, si possono intercettare le situazioni problematiche e si può fare una gestione forestale davvero basata sulla realtà.

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