sabato 2 settembre 2017

Clima, il Mar Caspio sta evaporando. ''A questo ritmo la parte Nord sparirà in 75 anni''

Non è la prima volta che il più grande lago del mondo perde acqua, ma ora lo sta facendo a un ritmo doppio rispetto al minimo degli anni '70, la scoperta si deve alle osservazioni satellitari. Secondo gli scienziati se non aumenterà l'apporto dei fiumi o delle piogge, tutta la sua parte meno profonda potrebbe andare perduta

A preoccupare gli studiosi non è tanto il livello attuale delle acque, non è stato infatti ancora raggiunto il record negativo fatto registrare alla fine degli anni '70, quanto piuttosto il trend in picchiata, un calo di quasi sette centimetri all'anno, il doppio rispetto a 40 anni fa. La tendenza non sembra diminuire, anzi, dal 1995 al 2015 la curva è diventata sempre più ripida.
Metà della colpa, secondo un team internazionale di ricercatori guidati dall'Università del Texas, autori dello studio pubblicato su Geophysical Research Letters, è da attribuire alle temperature, che sono cresciute in media di un grado centigrado tra i due periodi di riferimento (1979-1995 e 1995-2015). E che continueranno ad alzarsi, secondo gli scienziati, guidate dai cambiamenti climatici in atto. A influire però sono anche la riduzione delle precipitazioni e il contributo dei fiumi, il più grande dei quali è il Volga.

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La scoperta che il mar Caspio si sta riducendo è avvenuta quasi per caso, calibrando gli strumenti dei satelliti Grace (Gravity recovery and climate experiment) della Nasa, sonde che misurano accuratamente il campo gravitazionale della Terra e che riescono a individuare e misurare la quantità di acqua presente, anche nel sottosuolo. Come una bilancia che riesce però a pesare mentre è in orbita, a quasi 500 chilometri di distanza.

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Lo specchio d'acqua, di gran lunga il più grande del pianeta con una superficie pari a circa 371.000 chilometri quadrati (più della Germania), ha sperimentato molte fluttuazioni nella sua profondità media negli ultimi decenni. La più importante delle quali, appunto, si è conclusa alla fine degli anni 70.

Il Caspio è anche uno dei laghi più profondi, l'abisso arriva a oltre un chilometro nella sua parte meridionale, è salato e può essere considerato come un piccolo mare. Il rischio riguarda però soprattutto la parte settentrionale, quella meno profonda: "L'evaporazione - scrivono gli scienziati - avrà l'impatto più grande nella porzione nord del Mar Caspio, perché molta dell'acqua in quell'area è inferiore ai cinque metri di profondità". A questo ritmo, sette centimetri all'anno, tutta quella zona si prosciugherà in circa 75 anni, come è già successo con il lago d'Aral, con un danno economico e ambientale incalcolabile.  http://www.repubblica.it/ambiente/2017/09/01/news/il_mar_caspio_sta_evaporando-174362432/?ref=RHPF-VA-I0-C6-P5-S3.2-T1

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