Nel controricorso, il Comune di Napoli ha obiettato che il requisito della “imprevedibilità” del disservizio era evidente, dato che “l’intera materia e le connesse competenze decisionali erano in capo al commissario straordinario, articolazione della presidenza del Consiglio dei ministri, e che il Comune certamente non avrebbe potuto prevedere che gli impianti di raccolta dei rifiuti solidi urbani, di competenza del commissario straordinario, si sarebbero saturati a causa del mancato completamento del ciclo di lavorazione alla termovalorizzazione”.
Secondo la Cassazione però, “la tesi non è convincente perché incentrata su un requisito, quello di non prevedibilità” dell’emergenza rifiuti. Ma questo evento è considerato dai giudici estraneo alle fattispecie che danno diritto alla riduzione della tassa sullo smaltimento dei rifiuti. “Tanto più che – rileva il verdetto – la Tarsu viene introitata, pur in regime di commissariamento del servizio, dall’amministrazione comunale“. di F. Q. | 27 settembre 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/27/emergenza-rifiuti-cassazione-da-ragione-a-un-hotel-di-napoli-tarsu-va-ridotta-del-40-per-chi-subisce-disservizio-grave/3881579/?utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+IlFattoQuotidiano-Feed+%28Il+Fatto+Social+Feed%29
Nessun commento:
Posta un commento