venerdì 29 settembre 2017

WWF Il vertice italo-francese lancia importanti segnali sull’ambiente

Notizie pubblicate su 28 September 2017
Il vertice italo-francese di ieri lancia importanti segnali sull’ambiente e il WWF Italia apprezza quanto detto sulla tutela del mare e il Santuario Pelagos ma chiede che le ambizioni dei due Paesi diventino impegni concreti quantificabili in campo energetico e climatico.
“Nel vertice di ieri Italia e Francia hanno assunto l'impegno comune per il Mediterraneo ed in particolare per la tutela dei cetacei e la lotta all'’inquinamento. Una collaborazione importante per il futuro del Santuario Pelagos (che oggi consente di proteggere il 4% circa del Mediterraneo). Perché il santuario dei cetacei possa raggiungere realmente le finalità per le quali è stato istituito occorrono regole rigorose e condivise, nel rispetto delle comunità di cetacei che popolano la grande area marina protetta in un area dalla forte vocazione economica, marittima ma soprattutto ecologica”. Questo il commento di Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia, sulle due principali tematiche ambientali trattate ieri nel Vertice di Lione. 
“Ora, ci aspettiamo che si dia corso ad un’iniziativa, a cominciare dalla Conferenza internazionale “Our Ocean” di Malta (prossimi 5-6 ottobre), da parte di Francia e Italia, d’accordo con il Principato di Monaco, nei confronti della Spagna, in modo che nel Golfo del Leone e nelle Baleari - che sono ora fuori dal Santuario e dove è accertata la presenza dei cetacei - si concretizzino azioni di tutela, che si raccordino con un impegno sulla costituzione di reti ecologiche e SIC d’alto mare anche fuori dalle acque territoriali dei vari paesi”.
Sulle questioni climatico-energetiche, a parte il positivo e dovuto richiamo all’Accordo di Parigi, risulta essere generico l’orientamento dichiarato dall’Italia di agire sugli attori non statali per il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo a fronte della mancata indicazione nella Strategia Energetica Nazionale (SEN), in via di definizione, di una roadmap per la completa de-carbonizzazione al 2050 che indichi chiaramente per il nostro Paese un percorso a tappe coerente con gli indirizzi dell’Unione Europea.
“In questo quadro appare ancora generico l’impegno alla riduzione delle emissioni di CO2, in particolare da centrali elettriche a carbone: mentre la Francia ha deciso di chiudere con il carbone entro il 2023, l’Italia non ha ancora una scadenza definita”. Aggiunge la presidente Bianchi che conclude: “Per il WWF (che lo ha ribadito ieri in una iniziativa davanti al Parlamento), tutti gli impianti, devono chiudere entro il 2025. Peraltro, le centrali di Brindisi e Civitavecchia sono tra quelle a maggiori emissioni di CO2 in Europa. Ci auguriamo che Italia e Francia avviino una collaborazione incisiva, che renda più ambiziosi e in linea con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C i target europei di riduzione delle emissioni e di aumento delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Va inoltre scongiurato lo scandaloso controsenso della remunerazione delle centrali a carbone con il capacity market*”. http://www.wwf.it/news/notizie/?34340/Il-vertice-italo-francese-lancia-importanti-segnali-sullambiente

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