mercoledì 20 settembre 2017

Circhi con gli animali, ok al graduale superamento Passa con 147 sì, 47 no e 23 astenuti

L'Aula del Senato, alla fine di un lungo dibattito, approva la norma che riguarda l'uso degli animali nei circhi con 147 sì, 47 no e 23 astenuti. La mediazione messa a punto dal governo parla di una delega a rivedere le "disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti specificamente finalizzate al graduale superamento dell'utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse". Cancellata la parola "eliminazione" approvata invece in commissione. 

"Avevamo l'occasione di fare una piccola rivoluzione, una grande scelta di civiltà, mettendo al bando lo sfruttamento di animali nei circhi. Ma oggi la stiamo perdendo". Così la presidente nazionale di Enpa (Ente nazionale protezione animali) Carla Rocchi. "L'esecutivo e la maggioranza, dal canto loro - prosegue - avevano finalmente la possibilità di riscattarsi dopo la peggiore legislatura animalista della storia repubblicana. Ma oggi, con l'emendamento Di Giorgi presentato 'in zona Cesarini', non si sono smentiti confermando di non tenere in alcun conto né gli animali né gli italiani. La stragrande maggioranza dei quali, il 71% secondo Eurispes, non vuole più animali nei circhi". Parlare di "graduale superamento" dell'utilizzo di animali non significa assolutamente nulla. E' un giro di parole che suggella la resa alla lobby circense. Ma - prosegue Rocchi - si tratta comunque di una resa in cui perdono tutti. Perdono gli animali, costretti alla cattività e a comportamenti innaturali; perde l'opinione pubblica, contraria allo sfruttamento nei circhi; perdono i circensi che, animali o no, rappresentano parte di un mondo in crisi irreversibile; perde la maggioranza, incapace, come già dimostrato, di prestare ascolto a una sensibilità condivisa e di resistere alle pressioni delle lobby. Sarebbe interessante sapere cosa pensa e come intende muoversi al riguardo il segretario del Pd a cui si deve la nomina della neoresponsabile animali del partito e la cui assenza su ogni problema animalista è inversamente proporzionale al numero di selfie che esibisce".

La Lav (Lega Antivivisezione) condanna "il passo indietro del ministro della Cultura Franceschini che, dopo aver difeso strenuamente il suo Disegno di legge-delega appena qualche settimana fa in Commissione Cultura, ha permesso questa modifica" da "graduale eliminazione" a "graduale superamento" dell'utilizzo degli animali nei circhi, ora esteso anche al settore dello spettacolo viaggiante. Sarà il prossimo governo, aggiunge la Lav, a decidere come e quando attuare questo principio, nel Decreto attuativo che dovrà essere emanato entro il 2018. "Non ci consola il voto contrario dei senatori pro-circhi con animali", spiega la Lav che ora spera "nella seconda lettura della Camera per far ritrovare il coraggio di sostenere una vera riforma, con una data certa per il cambiamento, verso uno spettacolo etico, senza animali". In questo modo, "concretizzando un importante atto, già deciso a vari livelli da oltre 50 Paesi al mondo dei quali oltre la metà di quelli dell'Unione Europea, come auspicano la stragrande maggioranza degli italiani e la Federazione Nazionale dei Veterinari Italiani, non solo gli animalisti, al fine di favorire il rilancio delle attività artistiche davvero umane".

"Il primo sconfitto del dibattito al Senato sull'utilizzo degli animali nel circo è il fondamentalismo animalista, che nella sua follia vuole cancellare dal circo persino i cani, presenti nelle case di milioni di italiani, e i cavalli che vengono normalmente utilizzati negli sport equestri, nel trekking, nelle manifestazioni folcloristiche, nel carosello dei carabinieri, nell'ippoterapia ecc. Dal dibattito escono male anche governo e maggioranza sostenitori di un testo pasticciato e responsabili della bocciatura dei nostri emendamenti, favorevoli ad una graduale eliminazione dai circhi degli animali selvatici ma contrari al surreale divieto per cani e cavalli, impossibile fra l'altro da far rispettare nella pratica". Così il senatore di "Federazione della Libertà" Carlo Giovanardi commenta l'approvazione della norma sull'uso degli animali nei circhi (non si parla più di "eliminazione" ma di "graduale superamento") nel disegno di legge delega sullo spettacolo.
 Senza animali, "il circo perderà la sua ragione di esistere, morirà e verranno ridotti migliaia posti di lavoro". A dirlo è Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi, osservando che il Senato "ha sepolto il principio della eliminazione degli animali dai circhi per ripiegare sul 'graduale superamento', circostanza che si presta ad una rivisitazione nell'ambito di un dibattito approfondito, di natura socio-culturale". La battaglia del circo italiano "si sposta ora alla Camera dei Deputati. Non molleremo e continueremo a far sentire la nostra voce. Manifesteremo la nostra disapprovazione con studi scientifici alla mano in cui risulta che gli animali non possono vivere senza il circo e il circo senza animali".
 "Non capisco proprio questa voglia di fare polemica: dopo anni finalmente il Parlamento approva una norma che in modo equilibrato porterà al superamento degli animali nei circhi. Questa è la sostanza" osserva il il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

"Come volevasi dimostrare: che il governo e la maggioranza di centrosinistra riescano a licenziare una norma, chiara e netta, a favore degli animali, è proprio impossibile". Così la deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, sul voto del Senato sull'utilizzo degli animali nei circhi aggiungendo che "il tremebondo ministro Franceschini se la vedrà con il 71,4% degli italiani che si dichiara contrario allo sfruttamento degli animali sotto i tendoni. A loro diciamo: state tranquilli, ci penseremo noi del Movimento animalista nella prossima legislatura". Brambilla afferma in una nota che "le sirene della lobby pro circo tradizionale sono riuscite, in Senato, a snaturare la proposta del governo, già debolissima perché priva di qualsiasi indicazione temporale. Si è così passati dalla 'graduale eliminazione' dell'utilizzo di animali nei circhi e nello spettacolo viaggiante al 'graduale superamento', facendo sparire la parola 'eliminazione', definitiva e inequivocabile, e mettendo al suo posto il nebbioso ed elastico 'superamento'. Però - aggiunge la deputata - sempre con l'aggettivo 'graduale' che potrebbe applicarsi anche ad una riforma lunga un secolo, e, non dimentichiamolo, in una delega, che un futuro governo potrebbe anche non esercitare. Insomma, governo e maggioranza hanno cancellato il messaggio contenuto nel testo originale (no agli animali nei circhi) e per la solita paura di cambiare hanno perduto l'ennesima occasione. D'altra parte, come spiega don Abbondio al cardinale Federigo, 'il coraggio uno non se lo può dare'" conclude.
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