L’allarme, nella mattinata di sabato, per il cedimento di una diga di contenimento. La paura che nel mare Ligure nuovo petrolio si aggiungesse alle 500 tonnellate già sversatesi in acqua a causa di un altro incidente avvenuto pochi giorni prima, domenica 17. La giornata di sabato 23 aprile è stata, per Genova e per la Liguria, una intensa giornata di lavori e preoccupazioni, in corsa contro il tempo, per arginare i danni del cedimento della barriera sul torrente Polcevera e per recuperare il greggio finito in mare dopo la rottura di una tubatura della Iplom.
Emergenza rientrata nella stessa serata di sabato: nella mattinata di domenica si è riunito per fare il punto un tavolo operativo presieduto dal prefetto Fiamma Spena. Secondo i dati forniti durante la riunione al momento è stato recuperato circa il 95% del materiale libero inquinato pari a 450 metri cubi del petrolio sversato, ma si cercano ancora chiazze di greggio in mare lungo un arco di 2 chilometri.
Dalla Capitaneria di porto l’aggiornamento parla di ritiro dei mezzi antinquinamento dalla zona tra Loano e Albenga perché il materiale iridescente e visibile si è completamente disperso. Resta qualche area iridescente nella zona davanti a Genova Pegli e lì si sono concentrati i vessel della Castalia. Nel pomeriggio, il governatore Toti e l’assessore regionale al’ambiente Giampedrone effettueranno un altro sopralluogo alla foce del Polcevera.
Conferma l’ottimismo delle ultime ore il governatore della LiguriaGiovanni Toti: “L’emergenza – scrive sui social – è finita a Savona. Presto finirà anche nel porto di Genova. Ho parlato con l’Ammiraglio Pettorino: la situazione volge al sereno”.
Permangono tuttavia le preoccupazioni dei residenti e degli ambientalisti, che lamentano: “Questa è solo l’ennesima emergenza per la Val Polcevera”, ha detto al fatto.it Valerio Gennaro, epidemiologo e attivista dell’associazione Medici per l’Ambiente.
Gian Luca Galletti: “Chi ha inquinato pagherà fino all’ultimo euro”
Si esprime per punti il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Primo – ha dichiarato al Messaggero – chi ha inquinato pagherà fino all’ultimo euro. Secondo: lavoreremo perché la Liguria torniall’equilibrio ambientale che aveva. Terzo: lo sversamento nel torrente Polcevera è gravissimo e non doveva accadere ma è un fatto che la rete di protezione è scattata in tempi più che accettabili e che oggi possiamo dire che le varie amministrazioni coinvolte hanno collaborato bene. Ultimo punto: tra pochi giorni il Senato approverà in via definitiva una legge alla quale stiamo lavorando da tempo con novità importanti sul fronte dei controlli”. di F. Q. | 24 aprile 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/24/petrolio-genova-tavolo-tecnico-recuperato-il-95-del-materiale-galletti-chi-ha-inquinato-paghera/2667358/
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