mercoledì 24 giugno 2015
BUSSI La discarica dello scandalo Perché non avete chiesto i danni alla Edison? Cinque domande a Renzi
SONO STATI ASSOLTI a dicembre i 19
imputati del processo per la discarica di
Bussi sul Tirino (Pescara), ex dirigenti ed ex tecnici
Edison accusati di aver smaltito tonnellate di
rifiuti chimici. Pesano le pressioni riferite da alcuni
giudici popolari, che sarebbero stati spinti ad
assolvere per l’avvelenamento delle acque e a derubricare
il disastro ambientale in colposo dichiarandolo
prescritto. Dopo le rivelazioni del Fatto
Quotidiano, indagano i pm di Campobasso e il Csm.
Ma c’è dell’altro. Ieri il Fatto ha documentato
che l’Avvocatura dello Stato aveva predisposto gli
atti per chiedere in sede civile i danni alla Edison:
un miliardo e 103 miloni di euro. Ma l’atto di citazione,
pronto nel marzo 2014, non è mai stato
depositato. Perché? Quale ruolo ha avuto Palazzo
Chigi dal quale l'Avvocatura dipende? M5s e Sel
annunciano interrogazioni parlamentari. Noi abbiamo
fatto cinque domande al presidente del
Consiglio, Matteo Renzi. Da Palazzo Chigi dicono
che ci risponderà e ci permettiamo di ricordarg
l i e l o.
1. Lei sapeva che l'Avvocatura dello Stato aveva
già pronta la citazione in sede civile per chiedere
1,1 miliardi di risarcimento per i danni ambientali
creati con la discarica di Bussi?
2. Autorizzò l’avvocatura dello
Stato o fu messo a conoscenza,
direttamente o indirettamente,
della scelta di soprassedere?
3. Era a conoscenza che il Suo
consigliere economico Marco Fortis, da Lei scelto
a ottobre, era nel cda oltre che di Edison anche
della Ausimont, ovvero la società sotto processo
– proprio in quel momento – per avvelenamento
e disastro ambientale nel sito di Bussi?
4. È una scelta che rifarebbe o che intende mod
i f i c a re?
5.Che farà per la citazione contro Edison?
ANTONIO MASSARI il fatto quotidiano 24 giugno 2015
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