L’I N E D I TO Nell’agenda di quell’anno Mussolini scriveva: “Vedo il precipizio”
1942, LA CONFESSIONE DEL DUCE
» FABRIZIO D’E S P OS I TO
L’
epopea infinita dei diari e
dei quaderni di Benito
Mussolini continua. Adesso è
il turno di un’agenda del
1942.
Per il Duce è un anno cupo,
che termina con una grande
depressione. Ci sono la campagna
russa e la rovinosa ritirata
dell’Armir. Sul fronte africano,
c’è la resa di El Alamein.
Annota Mussolini,
il 29 giugno,
mentre è in partenza
per l’Africa da
Guidonia: “Due sono
i mali che mi dilaniano:
i traditori e le
pazzie di Hitler. Sono entrambi
di una importanza enorme”.
Poi il pensiero finale,
alla data del 31 dicembre: “Ora
sotto di me si è aperto il precipizi
o”. La scoperta dell’agenda
è del mensile
Storia in Rete, diretto
da Fabio Andriola,
storico e giornalista.
Nel lungo saggio
sul diario inedito, Andriola
parte da un suo
viaggio in Svizzera e la prima
novità riguarda l’a pp ro cc io
con l’anonimo collezionista
in possesso dell’agenda. tratto da www.ilfattoquotidiano.it
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