LOBBY VERDE Legami e affari senza ostacoli
Roma 2024, già oro
per Odevaine: amici
scelti per l’ambiente
Dal Coni 35mila euro in consulenze a Italia Green di Ferrante,
già numero 2 nella Fondazione dell’ex funzionario di Veltroni
MARCO LILLO
Francesco Ferrante e
Roberto Della Seta, senatori
del Pd fino al
2013, sono stati scelti
dal Coni come consulenti per
gli aspetti ambientali delle Olimpiadi
del 2024. La società
(di lobbying ambientale) Italia
Green della quale sono soci
e amministratori alla pari ha
ottenuto, senza gara un contratto
da 35 mila euro più Iva
da parte di una società pubblica
(Coni Servizi è al 100 per
cento del Ministero Economia
e Finanze) “perché si tratta
di un valore ‘sotto soglia’”,
spiega l’amministratore del
Coni Servizi Alberto Miglietta.
Il Coni ha pensato che l’ex
presidente e l’ex direttore di
Legambiente fossero le persone
giuste per far digerire i
cinque cerchi ai verdi.
IL CAMPIDOGLIO ieri ha approvato
una mozione bipartisan
per le Olimpiadi del 2024.
La società scelta per seguire
l’aspetto ambientale di Roma
2024, Italia Green, però non aveva
un buon biglietto da visita,
nel senso proprio del termine,
per via della sede: nello
studio di Stefano Bravo, arrestato
il 4 giugno scorso per i
suoi affari con Luca Odevaine.
Bravo aveva ricevuto anche una
procura per gli adempimenti
amministrativi di Italia
Green da Ferrante che spiega:
“Era il nostro commercialista.
La sede è stata spostata”.
Ne ll ’informativa del Ros dei
Carabinieri del 16 febbraio del
2015 però ci sono un paio di
conversazioni poco edificanti
di Odevaine con Francesco
Ferrante, vicepresidente della
Fondazione IntegrAzione
dentro i cui uffici era piazzata
la cimice del Ros. Il 16 giugno
2014, il presidente di IntegrAzione
Odevaine spiegava al vicepresidente
Ferrante la gara
per il Cara di Mineo che cinque
mesi dopo sarà vinta dal
raggruppamento capeggiato
dalla Cascina grazie a una turbativa
secondo i pm.
Non sarà rassicurante per il
Coni scoprire come Odevaine
spiegava a Ferrante, (che non
è indagato) la gara ‘finta’di Mineo:
“Si sono inventati una figura
senza senso per fare due
procedimenti separati uno
per il reperimento dell’immo -
bile che (...) cioè quale pensi
che possa essere un altro immobile
se l’ambito è quello del
consorzio Calatino? Sarà di
quei Comuni, non è che ne esiste
un altro di immobile. Me
fai fa una procedura per prendere
in affitto l’immobile e poi
la procedura di gara per affidare
i servizi quando il proprietario
dell’immobile sta in
Ati con chi fa i servizi... cioè è
chiaro che è finta no?!”. Solo
Pizzarotti, alleato con La Cascina,
possiede un immobile
come quello del Cara di Mineo,
spiega Odevaine ecco
perché la gara da 100 milioni
era finta. Ferrante replica: “Ora
è tutto chiaro. Al momento
sembravano solo chiacchiere
che non riguardavano né me
né la Fondazione che non
c’entra nulla con Italia Green
Srl”.
Nell’informativa del Ros
dopo questa intercettazione iniziano
120 pagine di omissis.
Mentre è riportata la conversazione
del 12 maggio 2014
nella quale Odevaine gli spiega
il suo piano per la gara di San
Giuliano di Puglia: “ho trovato
già una persona che la fa per
me…Patrizia Cologgi (funzionario
della presidenza del
consiglio, Ndr) lei la farà, è un
soldato”. San Giuliano avrebbe
reso alla Cascina più di Mineo:
“A San Giuliano con c’è
affitto (l’immobile era in questo
caso il villaggio donato dagli
italiani ai terremotati, Ndr)
per cui vuol dire che tu c’hai 10
euro di margine sicuro ... insomma
anche se gli chiedo due
euro (riferito agli accordi con
la cooperativa, basati su un
‘tot’ al giorno per ogni ospite,
Ndr) eh comunque diventano
30 mila euro al mese con cui ce
mandiamo avanti qua la ... ed è
per tre anni qua il contratto!”.
La sensazione è che Odevaine
volesse spiegare a Ferrante
come avrebbe fatto a far guadagnare
la Cascina per poi
chiedere alla coop ciellina 30
mila euro al mese per mandare
avanti la Fondazione. “L’ami -
cizia mi ha fatto velo: pensavo
che parlasse di compensi per
lavori svolti, non certo di mazzette”,
spiega Ferrante. Ferrante
e Della Seta nel giugno
2013 hanno creato il movimento
Green Italia. Nel ‘comi -
tato dei cento’ c’era anche Odevaine,
proveniente da Legambiente
anche lui. Italia
Green Srl nasce a marzo 2013.
Il nome è simile a quello del
movimento ma non hanno
nulla a che fare. La società
svolge “attività di consulenza
e assistenza nel settore ambient
ale”. I suoi clienti sono
privati, come Parsitalia o Castalia.
Ma anche pubblici.
Nell’oggetto sociale ci sono
anche le “azioni di lobbying
per costruire coalizioni bipartisan
a favore dei clienti e delle
loro iniziative”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA il fatto quotidiano 26 giugno 2015
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