venerdì 5 dicembre 2014

Sea Shepherd, campagna antartica in difesa merluzzo australe Quest'estate australe proibita a Giappone caccia balene

La flotta di protesta del gruppo ambientalista radicale Sea Shepherd, che per oltre 10 estati australi si è scontrata con le baleniere giapponesi nell'Oceano Meridionale usando razzi luminosi, cavi d'acciaio per bloccare le eliche, bombe puzzolenti, jet ski e gommoni, cambia bersaglio nella sua annuale protesta antartica. Dato che in questa stagione il Giappone non potrà condurre la sua caccia 'scientifica' alle balene, gli attivisti combatteranno invece la pesca di frodo del pregiato e minacciato toothfish o merluzzo australe, una sorta di grande dentice.

La nave ammiraglia di Sea Shepherd, la Bob Barker, ha alzato l'ancora ieri da Hobart in Tasmania e la Sam Simon salperà la settimana prossima dalla Nuova Zelanda per raggiungerla, dando il via a una missione di tre mesi in cui gli attivisti intendono fermare a forza la pesca illegale. "Le nostre imbarcazioni si preparano nuovamente a schierarsi sull'ultima linea di difesa della preziosa vita marina in Antartide", ha detto il comandante della Bob Barker, Peter Hammarstedt.

Nell'operazione detta Icefish saranno usate le stesse tattiche contro le navi pirata che si dedicano alla cattura di pesci pregiati. "Sea Shepherd pattuglierà l'Oceano Meridionale con l'intento di eseguire citizen's arrests (arresti da privati cittadini, Ndr) della mezza dozzina di navi che conducono la pesca illegale di toothfish fuori della portata della legge", ha detto. Sea Shepherd si è impegnata ogni anno nell'Oceano Meridionale, per ostacolare le baleniere giapponesi, ma in marzo la Corte Internazionale di Giustizia, su istanza di Australia e Nuova Zelanda aveva dichiarato il Giappone colpevole di condurre caccia commerciale col pretesto della ricerca scientifica e Tokyo ha dovuto rinunciare alla stagione 2014/15. 
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