lunedì 2 giugno 2014

Il 2 giugno è la “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”:

Le reti promotrici rispondono al Presidente Napolitano.

Il 2 giugno è la “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”: incontri ed eventi a Roma e in tutta Italia

Le reti del servizio civile e del disarmo hanno organizzato diversi appuntamenti in tutta Italia per celebrare secondo lo spirito della Costituzione la “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”. Evento nazionale a Roma in piazza Mignanelli dalle 11 con premiazione dei “Testimoni di Pace” e incontro con la Presidente della Camera Laura Boldrini alle 14.30 in un centro di Servizio Civile romano.
Intanto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato una risposta alla lettera delle reti promotrici che sottolineano come proprio la natura di “festa degli italiani” del 2 giugno consiglierebbe di celebrarla evidenziando “i valori democratici della convivenza civile che trovano espressione nelle varie forme della loro partecipazione alla vita sociale del Paese”.
Da Roma a tutta Italia per celebrare la Festa della Repubblica secondo lo spirito della Costituzione che ripudia la guerra. È questo l'intento delle iniziative organizzate da cinque reti del mondo della pace, del disarmo e del servizio civile e che fanno seguito alle lettere in tal senso inviate al Presidente della Repubblica Napolitano e tutti parlamentari.
Una serie di iniziative che Rete Italiana per il Disarmo, Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum per il Servizio Civile, Tavolo Interventi Civili di Pace e Campagna Sbilanciamoci hanno organizzato per ribadire che la nostra Repubblica ha vero fondamento sulla Costituzione e sull’impegno quotidiano di tutti i cittadini e cittadine. E non può quindi essere celebrata solo con la “rivista militare” che ogni anno sfila sui Fori Imperiali di Roma. Anche perché le Forze Armate hanno già una propria festa, il 4 novembre, mentre le forze civili hanno bisogno di maggiori risorse, anziché di parate.
Un tema chiaro ed espresso nella lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente della Repubblica cui è seguita una risposta da parte dello stesso Giorgio Napolitano, che nella sua missiva significativamente ribadisce quanto sostenuto dalle reti della pace affermando che "il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani, che in quel giorno ricordano e riaffermano i valori democratici della convivenza civile che trovano espressione nelle varie forme della loro partecipazione alla vita sociale del Paese". E sottolinea poi come la "sicurezza" (usando un termine dello stesso Presidente Napolitano) non sia garantita solo dalle "formazioni armate", ma dalla "Protezione Civile, del Servizio Civile Nazionale, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa".
La nostra iniziativa della "Festa della Repubblica che ripudia la guerra" non intende tanto contestare la “rivista militare” quanto piuttosto ribadire il significato della Festa nazionale come momento principale per riportare al centro dell’attenzione pubblica i valori fondanti della nostra Repubblica, rappresentati da quelle categorie sociali che hanno il pieno diritto di essere celebrate in occasione del 2 giugno: le forze del lavoro, i sindacati, i gruppi delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile, i volontari delle numerose associazioni...
L’invito ai parlamentari rivolto da Rete Italiana per il Disarmo, Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum per il Servizio Civile, Tavolo Interventi Civili di Pace e Campagna Sbilanciamoci è perciò stato quello di recarsi nel giorno del 2 giugno nelle diverse sedi di servizio civile e associative che rimarranno aperte per celebrare secondo la pienezza dello spirito costituzionale la festa della nostra Repubblica. A Roma l’evento principale sarà dalle ore 11.00 in Piazza Mignanelli (zona Piazza di Spagna) con un presidio-evento in cui le reti promotrici della “Festa della Repubblica che ripudia la guerra” andranno a premiare alcuni cittadini rappresentanti di categorie simboliche di questo spirito. Come “Testimoni di Pace” verranno premiati donne e uomini del Servizio Civile, della Cooperazione allo Sviluppo, della Sanità e Istruzione, del mondo del Lavoro (stabile e precario), della lotta alla criminalità organizzata, della Informazione e Mobilità sostenibile e uno rappresentante degli stranieri senza cittadinanza. Uno speciale attestato verrà rilasciato alla memoria di Daniele Ghillani, giovane volontario in Servizio Civile all’estero morto in Brasile durante in progetto educativo.
Infine la Presidente della Camera Laura Boldrini incontrerà alle 14.30 i referenti delle reti promotrici della “Festa della Repubblica che ripudia la guerra” oltre che giovani che hanno scelto la strada del Servizio Civile per la propria crescita personale e sociale in un centro di Servizio Civile romano. Si tratta della struttura di “Salesiani per il Sociale” di Via Marsala 42 che si occupa in particolare di rifugiati e di contrasto alla devianza. http://www.disarmo.org/rete/a/38470.html

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