di
Luca
De Carolis
Non
possiamo distruggere il
Movimento,
è l’unica opposizione
rimasta
in Italia. Farage
rappresenta
l’opposto di
quello
per cui questi ragazzi
combattono”.
Ferdinando Imposimato,
classe
1936, si accalora.
Lui,
che da magistrato che
ha
lottato contro camorra, mafia
e
terrorismo, si dichiara un
“convinto
sostenitore dei Cinque
Stelle”.
Ma è contrarissimo
a
un eventuale accordo tra il
M5S
e l’Ukip di Nigel Farage:
“Quell’uomo
è razzista, xenofobo
e
vuole distruggere l’Euro -
pa”.
Grillo
parla di “alleanza tattica”,
necessaria
per “contare qualcosa
in
Europa”. E rimarca la libertà
di
voto di cui il M5S godrebbe.
Ma
che vuol dire? Un’alleanza
non
è tattica, è politica. E ti qualifica.
Alleandosi
con Farage, il
Movimento
si unirebbe a un
partito
neo-fascista, anche se
l’Ukip
assicura di non esserlo.
Ma
Farage è davvero così pericoloso?
Lui
è uno xenofobo, ed era alleato
con
la Lega. Ma soprattutto
vuole
distruggere l’Europa.
Io
invece la voglio cambiare,
perché
così com’è l’Unione non
va.
Fa solo gli interessi delle lobby,
dando
i finanziamenti solo
alle
grandi imprese e non a chi
ne
ha davvero bisogno, come i
pastori
sardi. E su questo sono
totalmente
d’accordo con Grillo.
Il
leader dell’Ukip invece...
Nel
suo programma fa l’elogio
del
profitto, vuole le privatizzazioni.
L’esatto
contrario di
quello
che vogliono i ragazzi del
5Stelle.
Sono convinto che loro
abbiano
davvero raccolto l’ere -
dità
di Enrico Berlinguer, di cui
ero
amico. Ero al loro fianco
nella
battaglia in difesa della
Costituzione.
Quando salirono
sui
tetti di Montecitorio contro
la
modifica dell’articolo 138,
ero
davanti al Parlamento, per
testimoniare
la mia vicinanza.
Grillo
ha definito Farage “spiri -
toso
e non razzista”.
Essere
simpatici non conta in
politica.
Magari Farage sarà
davvero
spiritoso, suggestivo:
ma
non è questo il punto
Molti
parlamentari sono contrari
all’accordo
con l’Ukip.
Lo
so, ne ho sentiti diversi in
questi
giorni e ho avuto la stessa
impressione.
Ma non mi chieda
nomi,
non sarebbe corretto.
Ha
parlato anche con Grillo?
No,
l’ho visto solo il venerdì del
comizio
in piazza San Giovanni
(il
23 maggio, ndr),
quando ho
fatto
il mio intervento dal palco.
Mi
fece molti complimenti.
Come
alternativa all’Ukip, molti
proponevano
i Verdi. Ma sembra
una
pista ormai impraticabile.
L’importante
è non allearsi con
Farage.
Per me la sinistra o i
Verdi
rappresentano sicuramente
opzioni
migliori. Ma
non
mi permetto di indicare un
gruppo
nello specifico.
Perché
il M5S ha perso le Europee?
Pensa
anche lei che sia stato
soprattutto
un problema di
toni
sbagliati?
A
mio avviso il 21 per cento è
stato
un ottimo risultato. Il Movimento
partiva
da zero in questo
tipo
di elezioni.
Sul
suo blog Grillo ha alluso a
brogli
nelle urne.
Io
so cosa sono i brogli, da senatore
ho
studiato il fenomeno
e
ho visto quanto sono diffusi,
soprattutto
nel mio Sud. Ma
non
mi sembra una causa da addurre
per
il risultato del 25 maggio.
Ora
come può ripartire il Movimento?
Deve
continuare a riconoscersi
nei
valori della Costituzione,
che
ha sempre difeso e rispettato.
E
deve battersi per un’Eu -
ropa
solidale, dove i Paesi lavorino
assieme
e non in competizione
l’uno
con l’altro.
Secondo
lei come finirà la vicenda
Farage?
Io
mi auguro che Grillo si fermi
e
cambi idea.
Ma
se dovesse andare dritto, e
la
consultazione sul web confermasse
la
scelta? Alla Zanzara lei
ha
detto: “Prenderò le mie decisioni”.
Mi
troverei in una situazione
molto
conflittuale, perché non
potrei
condividere una scelta di
questo
tipo. Dopodiché, non
voglio
dare l’impressione di
esercitare
un ricatto morale. Io
continuo
ad avere fiducia. E lo
ribadisco:
sono molto legato a
questo
Movimento.
Twitter
@lucadecarolis
il fatto quotidiano 4 giugno 2014
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