Purtroppo ancora una volta abbiamo avuto ragione. Il comune di Latina ha diffidato la società Ecoambiente in merito alla bonifica delle falde inquinate in modo grave da inquinamenti di vario genere. Abbiamo avanzato inutilmente richieste di chiarimenti. Altro che tavoli della trasparenza. Abbiamo avuto ragione nell'incontro di novembre. Lo abbiamo avuto dopo. La bonifica è cominciata con due mesi di ritardo rispetto agli obblighi assunti e solo dopo le nostre richieste. Adesso si scopre anche che la stessa bonifica (definita dal CTU solo un mantenimento e non certo una vera bonifica) è diversa dal progetto e da quanto approvato. Il comune di Latina pare abbia finalmente sposato la tesi dei cittadini. Fermiamo tutto fino a quando non sono chiare le condizioni dell'inquinamento. I cittadini, dopo opposizioni, ricorsi al Tar, costituzione di parte civile, petizione alla UE, ieri hanno manifestato contro l'open day verso un close forever. Cosa altro scrive il CTU? Vale la pena segnalare che, il livello piezometrico del pozzo spia esterno B1, appare
straordinariamente alto rispetto agli altri pozzi spia più prossimi (circa 4 m): questo potrebbe essere
indizio di una immissione localizzata di acque di natura non nota.
Posto che la localizzazione del piezometro è tra la discarica INDECO e quella EcoAmbiente, non è
possibile indicare, a priori, quale dei due impianti possa essere l’eventuale sorgente.
Forse una volta tanto bisognerebbe ascoltarli i cittadini e magari attuare la raccolta differenziata. Ce lo chiede l'Europa, la logica, la tutela della salute, dell'ambiente, dell'agricoltura. A chi può interessare altrimenti un territorio irrimediabilmente inquinato?
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