Secondo l’articolo de Il Messaggero
del 8 maggio 2014, nella cronaca di Latina “Impianto Indeco le
osservazioni del pd – gli esponenti pd Serangeli e De Amicis: le
morti per tumore nella zona sono raddoppiate basta interventi” tra
l’altro si dichiara: “rischi per la salute pubblica; carenza
nei documenti, come l’omessa presenza di plessi scolastici,
insufficiente valutazione sui quantativi dei rifiuti da trattare, che
sarebbe quindi incoerente con il piano regionale. E poi la valenza
agricola e archeologica della zona nord di Latina, perplessità
legali sulle vendite di terreni, vincoli paesaggistici… la
concentrazione di impianti nella zona… mancanza di conformità
rispetto al piano energetico dei rifiuti, in quanto l’impianto non
è necessario nel ciclo dei rifiuti della Provincia che è a un
livello di autosufficienza per il trattamento delle matrici
organiche… in provincia di Latina la capacità impiantistica
attuale supera già di tre volte la capacità di produzione. Se si
considerano i surplus impiantistici, 122.904 tonnellate all’anno
nel 2017, con una quantità prodotta pari a 83.096 tonnellate
all’anno nel 2017, siamo già in grado di assorbire più del doppio
della capacità di produzione. Vi sarebbe poi mancanza di conformità
urbanistica, dato che ‘si sceglie di localizzare l’impianto in
area a vocazione agricola e archeologica; inoltre, le volumetrie di
progetto non sono compatibili con quelle previste per legge; e la
viabilità, nata per fini rurali, non è mai stata adeguata. Ma è il
capitolo dedicato alla salute pubblica che pone le ombre più cupe
sulla situazione dei borghi nord, a partire dai dati come
l’incremento delle sepolture annuali nel cimitero di Montello: ‘dal
1947 e fino al 1980, la media dei morti l’anno è di 22-24 l’anno
per poi balzare a 50 nel 1990, con una media costante negli anni
successivi, ricordando che solo pochi sono, attualmente quelli di
morti di morte naturale, con una media delle età che si aggira tra i
60-65 anni al massimo. I casi di morti più anziani, 70-75 anni, sono
relativi a persone che comunque avevano combattuto con il male per
anni. Appare chiaro che rispetto a una concentrazione nell’area
nord di Latina di impianti per il trattamento dei rifiuti e della
presenza della discarica, è lecito avere una indicazione rispetto
all’incidenza di malattie tumorali”.
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