a Rio, consulenze e presunte ruberie. Vegas, capo della vigilanza sulla Borsa, “avver te” i suoi
funzionari troppo corretti: “Dovrebbero andarsene loro”. Ma nessuno si era accorto di nulla?
I 25 ANNI DEL SISTEMA CLINI
DIRETTORE GENERALE AL MINISTERO DAL 1989: GESTISCE POTERE, CONTATTI E INCARICHI IN TUTTO IL MONDO
FINE DI UN REGNO
Spese, viaggi, consulenze
Il viceré dell’A m b i e n te
ora è all’angolo: la sua
compagna si dimette
da assessore, nuovi
indagati al ministero
il fatto quotidiano 29 maggio 2014
di
Valeria
Pacelli
e
Marco Palombi
Èla
fine di un regno
durato
un quarto di
secolo.
Quello di
Corrado
Clini, direttore
generale
al ministero
dell’Ambiente
dal 1989: ci arrivò
in
quota Psi (lo volle Giorgio
Ruffolo)
dopo una breva
carriera
alla corte di Gianni De
Michelis.
25 anni in cui Clini è
stato
spesso il vero ministro
gestendo
progetti di bonifica e
cooperazione
per miliardi di
euro.
Solo quelli in Montenegro
e
Sudamerica, su cui indaga
la
Procura di Roma, valgono
214
milioni. L’ex ministro di
Mario
Monti - oggi finito ai
domiciliari
per aver distratto
fondi
destinati a progetti di
cooperazione
(dice la Procura
di
Ferrara) - è stato una potenza,
anche
internazionale. È il
sistema
Clini, su cui non tramontava
mai
il sole.
CORRADO
IL CINESE
A
Pechino, per dire, il nostro è
conosciutissimo:
ha incarichi e
consulenze
con università e
istituzioni
cinesi. D’altronde
coi
fondi del suo ministero, i
cinesi
hanno costruito il loro
ministero
dell’Ambiente. A
Shanghai,
invece, c’è il padiglione
italiano
e altri progetti
italiani
del “Sino-italian cooperation
program”
si ritrovano
un
po’ in tutta la Terra di Mezzo.
Spesso,
peraltro, il nome del
progettista
è quello di Mario
Occhiuto,
architetto con studio
a
Roma, Pechino e Cosenza,
città
di cui è sindaco dal 2011 e
che
governava fino a ieri con
l’assessore
all’Ambiente Martina
Hauser,
compagna di Clini
(che
in città si vedeva spesso, da
ministro
persino a inaugurare
il
canile).
CORRADO
IL BRASILIANO
Clini
ha la cittadinanza onoraria
di
Rio de Janeiro. Gliel’han -
no
data per il ruolo che ebbe
alla
Conferenza sui cambiamenti
climatici
tenutasi in città
nel
giugno 2012: l’allora ministro
lavorò
all’evento con passione,
sia
prima che dopo, passando
quasi
due settimane insieme
a
Martina Hauser nel
lussuoso
Hotel Fasano, sulla
spiaggia
di Ipanema. Anche in
Brasile,
comunque, il network
di
Clini funziona nei due sensi:
il
ministero dell’Ambiente finanzia
programmi
di cooperazione
e
l’ex ministro diventa
consulente,
in questo caso per
la
sostenibilità ambientale delle
Olimpiadi
di Rio 2016 (lo fu
anche
per quelle di Pechino).
CORRADO
L’AMERICANO
“Il
nostro migliore amico al ministero
dell’Ambiente”.
Di più.
“Un
architetto chiave del ponte
tra
gli Stati Uniti e l’Europa in
materia
di cambiamenti climatici”.
Tra
il 2002 e il 2010 sono
una
ventina i cablo di Wikileaks
in
cui si parla di Corrado Clini
come
di un uomo vicino alla
sensibilità
americana sui temi
ambientali:
e infatti dal protocollo
di
Kyoto agli Ogm, spesso
le
posizioni del nostro hanno
collimato
con quelle Usa.
Nemmeno
le aziende italiane -
e
non solo l’Ilva - hanno avuto
di
che lamentarsi di Clini. Raccontò
un
paio d’anni fa L'e
-
spresso
: “Nel
1995 entra in polemica
con
Greenpeace, che
denunciava
collegamenti tra la
presenza
di diossina nella Laguna
e
il petrolchimico di Marghera.
‘Non
bisogna criminalizzare
le
aziende che abbiamo
costretto
a investire miliardi
nel
disinquinamento’. Pochi
mesi
dopo i magistrati sequestrarono
gli
impianti”.
CAV.
MARTINA HAUSER
Martina
Hauser, classe 1968, ex
moglie
di un ministro montenegrino
e
attuale compagna di
Clini,
ha avuto una carriera fulminea:
giovanissima,
dopo la
laurea
alla Luiss, si occupa di
investimenti
(sostenibili, ovviamente)
nell’area
dei Balcani;
è
nel 2004 che sbarca al ministero
dell’Ambiente
per guidare
la
“Task Force for Central
Eastern
Europe” e l’anno dopo
-
grazie a Carlo Azeglio Ciampi
-
diventa addirittura Cavaliere
del
Lavoro. Dal 2010 guida anche
altre
strutture del dicastero:
da
quella sull’energia eolica
offshore
a quella che si occupa
di
valutare l’inquinamento da
fonti
fossili e ha programmi di
cooperazione
in Brasile, Cina e
Balcani.
Trascinata nell’inchie -
sta
giudiziaria di Roma, dove è
indagata
per associazione a delinquere
finalizzata
alla corruzione
col
compagno, ieri Martina
Hauser
ha mollato dimettendosi
da
assessore a Cosenza.
Nella
cittadina non ne saranno
contenti:
sotto la sua guida, infatti,
il
ministero dell’Ambien -
te
ha spesso sovvenzionato lo
sviluppo,
sostenibile ça
va sans
dire
, del
comune. Va detto che
pure
a Duino, Trieste, dove la
cavalier
Hauser risiede in una
villetta
vista mare, si sono ritrovati
1,6
milioni del ministero
dell’Ambiente
per ristrutturare
costa,
paese e relativo porticciolo,
quello
in cui amava attraccare
anche
l’ex ministro col
suo
motoscafo.
L’INCHIESTA
DI ROMA
Il
pm titolare, Alberto Galanti,
vuole
chiarire se esista o meno
un
sistema che permetteva la
creazione
di un giro di tangenti
all’estero:
a far iniziare le indagini,
infatti,
sarebbe stata la segnalazione
di
una polizia straniera.
È
per questo che la Guardia
di
Finanza avrebbe fatto
scattare
un controllo fiscale su
Corrado
Clini scoprendo che
risultava
proprietario di poco o
nulla:
né una casa, né quote societarie,
nulla
di nulla, ad eccezione
di
una Fiat 500. La cosa
ha
insospettito gli agenti, che
hanno
coinvolto la Procura di
Roma.
Risultato: oggi Clini, oltre
che
a Ferrara, è indagato
nella
capitale con la compagna
(anche
per le consulenze ottenute
dal
ministero) e altre persone.
Tra
questi alcuni funzionari
del
dicastero dell’Ambien -
te
che - sospetta il pm - avrebbero
favorito
una serie di irregolarità.
“Sono
vittima
di
odi e pregiudizi”
CORRADO
CLINI ieri
non ha risposto alle
domande
del gip di Ferrara, ma ha presentato
una
memoria. “Le accuse che mi sono
state
rivolte –scrive al giudice –mi spaccano
il
cuore (...) Spero che ancora una volta i fatti
e
i risultati del mio lavoro prevalgano sui pregiudizi
e
sull'ideologia”. Poi l’ex ministro
dell’Ambiente
passa ai fatti e spiega di aver
svolto
tra il 2004 e il 2011 “un’attività di supporto
alla
formazione” di una Ong in Iraq:
attività
per la quale “ho ricevuto la copertura
delle
spese e un compenso (non ancora riscosso)
finanziati
con risorse diverse da
quelle
del ministero dell’Ambiente ”. “Il mio
lavoro
- aggiunge - è sempre stato finalizzato
a
integrare sviluppo economico e protezione
dell’ambiente,
senza pregiudizi
ideologici
e vincoli politici, con procedure rapide
e
trasparenti". E infine attacca: “Ho suscitato
negli
anni polemiche e iniziative contro
di
me, sostenute da chi specula sull’ambiente
per
convenienza politica con l’appoggio
delle
burocrazie che vivono di rendita sui
ritardi
e le opacità delle procedure”.
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