mercoledì 21 maggio 2014

Europee 2014 Green Italia si ribella alla soglia del 4% CASO TRENTINO Il candidato dell’Svp,


grazie a un accordo
col Pd, sarà eletto
per la minoranza
tedesca. Bonelli:
Non ci sono solo loro”
di Giulia Merlo
Lo sbarramento del 4%
alle elezioni europee è illegittimo
e impugneremo la
proclamazione degli eletti.
L’annuncio arriva dal portavoce
nazionale dei Verdi Angelo
Bonelli e - assicura - “Il
ricorso verrà presentato qualunque
sia il risultato elettorale”.
A sostenere l’azione legale
non c’è un avvocato qualsiasi
ma Felice Besostri, già vittorioso
castigatore del Porcellum
e autore del ricorso sulla
legge elettorale per le europee,
rinviata alla Corte Costituzionale
dal Tribunale di
Venezia. “Ha ragione chi sostiene
che l’ordinanza del tribunale
di Venezia non vale
per le elezioni del 25 maggio,
ma questo è vero solo se non
vengono impugnati anche i
risultati delle elezioni”. Esattamente
ciò che intende fare
Green Italia. La Corte Costituzionale
dovrà necessariamente
esprimersi e, in caso
di accoglimento della tesi di
Besostri e dei Verdi, l’esito
sarà una ridefinizione retroattiva
degli eletti, sulla base
di un sistema proporzionale
puro. Non esiste solo un
problema di soglia elettorale,
però.
UN’ALTRA SITUAZIONE pa -
radossale che quasi sicuramente
si determinerà, riguarda
l’elezione del candidato
della minoranza linguistica
tedesca in Alto Adige. Si
chiama Herbert Dorfmann
ed è ricandidato al Parlamento
Europeo nella lista della
Suedtiroler Volkspartei, il
partito territoriale altoatesino
a maggioranza tedesca. Il
suo partito ha stipulato una
sorta di accordo tecnico con
il Partito Democratico, grazie
al quale superare la soglia di
sbarramento del 4% nel collegio
nord-est, altrimenti irraggiungibile
per una lista
espressione di una sola provincia.
Si tratta di un vero e
proprio collegamento tra le
due liste, che comporta l’ele -
zione praticamente automatica
di Dorfmann, in forza di
una clausola nella legge elettorale,
che garantisce di mandare
in Europa un rappresentante
della minoranza linguistica
tedesca, qualora il suo
schieramento superi la soglia
del 4% e a prescindere dal numero
di preferenze personali
da lui prese.
Anche questo passaggio della
legge elettorale è stato rinviato
alla Corte Costituzionale,
dal tribunale civile di Cagliari
- ha spiegato Bonelli -
perchè l’unica minoranza
linguistica a vedersi riconosciuto
il seggio certo è quella
tedesca, nonostante in Italia
non sia l’unica ad essere presente
e riconosciuta dall’or -
dinamento”. Di conseguenza,
sostengono Bonelli e Besostri,
la legge elettorale europea
è in contrasto con la
Costituzione italiana, perché
non garantisce uguale peso ai
votanti, ma anche con il trattato
di Lisbona, che stabilisce
che ad essere rappresentati al
Parlamento Europeo siano
direttamente i cittadini europei
e non i cittadini di ogni
singolo paese membro, con
discriminazione in base al
luogo di residenza.
IL CASO DEL TRENTINO Al -
to Adige, poi, presenta un altro
carattere singolare. La
Suedtiroler Volkspartei è
schierata con il Partito Popolare
Europeo, il Partito Democratico,
invece, sostiene il
fronte opposto, con i socialisti
europei di Martin Schulz.
Con il risultato che il “popo -
lare” Dorfmann - eletto de
facto grazie al Pd - soffierà il
posto in Parlamento all’ulti -
mo degli eletti “socialisti” del
Pd. Un doppio dazio per il Pd
che, oltre a rinunciare ad un
eletto, vedrà anche un parlamentare
tecnicamente collegato
alle proprie liste passare
allo schieramento politico

europeo avverso.
il fatto quotidiano 21 maggio 2014

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