grazie
a un accordo
col
Pd, sarà eletto
per
la minoranza
tedesca.
Bonelli:
“Non
ci sono solo loro”
di
Giulia
Merlo
Lo
sbarramento del 4%
alle
elezioni europee è illegittimo
e
impugneremo la
proclamazione
degli eletti.
L’annuncio
arriva dal portavoce
nazionale
dei Verdi Angelo
Bonelli
e - assicura - “Il
ricorso
verrà presentato qualunque
sia
il risultato elettorale”.
A
sostenere l’azione legale
non
c’è un avvocato qualsiasi
ma
Felice Besostri, già vittorioso
castigatore
del Porcellum
e
autore del ricorso sulla
legge
elettorale per le europee,
rinviata
alla Corte Costituzionale
dal
Tribunale di
Venezia.
“Ha ragione chi sostiene
che
l’ordinanza del tribunale
di
Venezia non vale
per
le elezioni del 25 maggio,
ma
questo è vero solo se non
vengono
impugnati anche i
risultati
delle elezioni”. Esattamente
ciò
che intende fare
Green
Italia. La Corte Costituzionale
dovrà
necessariamente
esprimersi
e, in caso
di
accoglimento della tesi di
Besostri
e dei Verdi, l’esito
sarà
una ridefinizione retroattiva
degli
eletti, sulla base
di
un sistema proporzionale
puro.
Non esiste solo un
problema
di soglia elettorale,
però.
UN’ALTRA
SITUAZIONE pa -
radossale
che quasi sicuramente
si
determinerà, riguarda
l’elezione
del candidato
della
minoranza linguistica
tedesca
in Alto Adige. Si
chiama
Herbert Dorfmann
ed
è ricandidato al Parlamento
Europeo
nella lista della
Suedtiroler
Volkspartei, il
partito
territoriale altoatesino
a
maggioranza tedesca. Il
suo
partito ha stipulato una
sorta
di accordo tecnico con
il
Partito Democratico, grazie
al
quale superare la soglia di
sbarramento
del 4% nel collegio
nord-est,
altrimenti irraggiungibile
per
una lista
espressione
di una sola provincia.
Si
tratta di un vero e
proprio
collegamento tra le
due
liste, che comporta l’ele -
zione
praticamente automatica
di
Dorfmann, in forza di
una
clausola nella legge elettorale,
che
garantisce di mandare
in
Europa un rappresentante
della
minoranza linguistica
tedesca,
qualora il suo
schieramento
superi la soglia
del
4% e a prescindere dal numero
di
preferenze personali
da
lui prese.
“Anche
questo passaggio della
legge
elettorale è stato rinviato
alla
Corte Costituzionale,
dal
tribunale civile di Cagliari
-
ha spiegato Bonelli -
perchè
l’unica minoranza
linguistica
a vedersi riconosciuto
il
seggio certo è quella
tedesca,
nonostante in Italia
non
sia l’unica ad essere presente
e
riconosciuta dall’or -
dinamento”.
Di conseguenza,
sostengono
Bonelli e Besostri,
la
legge elettorale europea
è
in contrasto con la
Costituzione
italiana, perché
non
garantisce uguale peso ai
votanti,
ma anche con il trattato
di
Lisbona, che stabilisce
che
ad essere rappresentati al
Parlamento
Europeo siano
direttamente
i cittadini europei
e
non i cittadini di ogni
singolo
paese membro, con
discriminazione
in base al
luogo
di residenza.
IL
CASO DEL TRENTINO Al
-
to
Adige, poi, presenta un altro
carattere
singolare. La
Suedtiroler
Volkspartei è
schierata
con il Partito Popolare
Europeo,
il Partito Democratico,
invece,
sostiene il
fronte
opposto, con i socialisti
europei
di Martin Schulz.
Con
il risultato che il “popo -
lare”
Dorfmann - eletto de
facto
grazie al Pd - soffierà il
posto
in Parlamento all’ulti -
mo
degli eletti “socialisti” del
Pd.
Un doppio dazio per il Pd
che,
oltre a rinunciare ad un
eletto,
vedrà anche un parlamentare
tecnicamente
collegato
alle
proprie liste passare
allo
schieramento politico
europeo
avverso.
il fatto quotidiano 21 maggio 2014
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