mercoledì 26 marzo 2014

Il regalo di Natale di Sottile al «re dei rifiuti» Manlio Cerroni

Il 23 dicembre Cerroni autorizzato a usare un impianto di smaltimento per anni fuorilegge

Il Natale scorso del «re» dei rifiuti, Manlio Cerroni, è passato con un atto che ha cambiato le sorti della megastruttura di Malagrotta. Perché il 23 dicembre il prefetto Goffredo Sottile, ex commissario delegato dal Governo per l’emergenza rifiuti nel Lazio, emette un’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) dorata per il «Supremo»: autorizza - dopo un complicato iter amministrativo durato addirittura sette anni – il funzionamento dell’impianto numero 2 di Tmb (Trattamento meccanico biologico per lavorare l’immondizia urbana), una struttura, tra l’altro, che fino ad allora aveva gestito i rifiuti senza alcun tipo di autorizzazione, oltre a prorogare il funzionamento del Tmb1 per altri cinque anni.
Una nuova grana giudiziaria in vista per il prefetto, già indagato nella maxi inchiesta sul «sistema rifiuti» per fatti simili: aveva emesso un’Aia «di favore» per la discarica di Monti dell’Ortaccio riconducibile a Cerroni. Ora sulla scrivania del sostituto procuratore di Roma, Alberto Galanti, sta per giungere nuovo materiale bollente. Atti amministrativi della Regione e del Comune che potrebbero svelare supposti favori al «Supremo». Ma andiamo per gradi.
L’INCHIESTA SUL TMB 2
Gli impianti di Trattamento meccanico biologico sono integrati nella mega struttura di Malagrotta, la discarica che raccoglie rifiuti provenienti dai comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato della Città del Vaticano. Con i Tmb i rifiuti urbani possono essere resi Combustibili da rifiuto (Cdr) e inviati nei gassificatori, da cui si ricava energia. I Tmb 1 e 2 sono operanti da diversi anni, ma, mentre il primo aveva regolare Aia, il secondo no. Nell’ottobre del 2012 finisce in Procura un esposto, proprio per chiarire l’affare Tmb 2. I magistrati aprono un fascicolo e iscrivono nel registro degli indagati l’amministratore della E.Giovi che gestisce Malagrotta, Francesco Rando, accusato di «gestione non autorizzata di rifiuti». Il manager, stretto collaboratore di Cerroni e indagato anche nel maxi fascicolo sui rifiuti coordinato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, la settimana scorsa ha ricevuto una proroga delle indagini preliminari.
IL NATALE DI CERRONI
Il 23 dicembre scorso, però, il colpo di scena. Il prefetto Sottile, il cui incarico di commissario governativo sarebbe terminato il 7 gennaio successivo, emette assieme alla Direzione territorio urbanistica, mobilità e rifiuti, l’Aia tanto cercata per «legalizzare» il Tmb 2. L’atto è a firma dell’architetto Manuela Manetti, direttore del settore e già coinvolta nell’inchiesta sul servizio navetta per disabili «Amico Bus» gestito da Palazzo Valentini. Nel provvedimento, si tiene a precisare che «l’impianto in questione risulta rilevante all’interno del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani» e che vi è «urgenza» di rilasciare l’Aia «per l’imminente scadenza dell’ultima proroga concessa».
PUBBLICAZIONE
Nel giro di pochi giorni, dunque, dovrebbe arrivare anche la pubblicazione della nuova Aia sul Burl, il Bollettino ufficiale della Regione Lazio. Ma c’è qualcosa che, forse, frena questo atto dovuto e che consente ai cittadini di impugnare il provvedimento davanti al Tar. Succede, infatti, che il 7 gennaio termina l’incarico governativo di Sottile e il 9 gennaio Cerroni finisce agli arresti domiciliari con l’ipotizzata «cricca dei rifiuti», per associazione a delinquere, traffico di rifiuti, attività di gestione di rifiuti non autorizzata, frode nelle pubbliche forniture, truffa, abuso d’ufficio, falsità ideologica e materiale e violazione penale del Testo unico sull’edilizia. Della nuova Aia al Tmb 2, dunque, non si sa nulla fino a febbraio scorso, quando inaspettatamente finisce nelle pieghe del Burl.
LA DENUNCIA
Ad accorgersi di tutto e a estrarre copia degli atti è Stefano Vignaroli, deputato del Movimento5Stelle, in prima linea per la tutela dei cittadini e dell’ambiente. «Spulciando le carte della Regione Lazio e del Comune – spiega – abbiamo trovato due recenti e importanti atti in tema di rifiuti, passati completamente inosservati. L’ex commissario Sottile negli ultimi giorni del suo mandato ha concesso l’Aia ai due Tmb del rifiuto indifferenziato operanti a Malagrotta». Secondo l’associazione a tutela dell’Ambiente, Raggio Verde, «a seguito dell’accesso agli atti di Vignaroli, si è venuti a conoscenza della recente emissione di un’Autorizzazione Integrata Ambientale per gli impianti Tmb 1 e 2 di Malagrotta, la cui richiesta era stata effettuata dalla E.Giovi niente poco di meno nel 2007. Si tratta dell’ennesimo provvedimento dettato dalla logica emergenziale, basato su richieste obsolete e autorizzazioni provvisorie rinnovate di anno in anno in deroga alle norme ambientali».
Ivan Cimmarusti
www.iltempo.it/cronache/2014/03/26/il-regalo-di-natale-di-sottile-al-re-dei-rifiuti-1.1233565

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