venerdì 28 marzo 2014

Galletti, Paese responsabile 'stupro' Terra dei Fuochi Questa terra va restituita ai cittadini e all'Italia

"La Terra dei Fuochi e' il progetto prioritario del mio ministero, qui si e' stuprato il territorio e di questo stupro e' responsabile tutto il Paese e quindi tutto il Paese si deve fare carico di questo problema". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti al suo arrivo a Napoli annunciando che "verrò in Campania molto spesso perchè questa terra merita di essere restituita ai cittadini campani, ma anche a tutta l'Italia". Ai cronisti che gli chiedevano se nelle responsabilità includesse anche le industrie del nord che hanno sversato rifiuti in Campania, Galletti ha risposto: "Ci sono responsabilità che vanno del nord al sud e nessuno se ne può tirare fuori, per questo è un problema nazionale".
Il ministro è stato oggi in Campania per "dare un segnale forte della presenza del Governo nella cosi detta 'Terra dei fuochi', una terra che vogliamo restituire perfettamente sana, dal punto di vista ambientale, ai suoi cittadini" aveva detto ieri annunciando la visita in alcuni centri tra Napoli e Caserta. Galletti ha incontrato anche il parroco anti-roghi di Caivano Don Maurizio Patriciello e la visita in Campania è stata "un modo per fare una ricognizione e confrontarmi con le Autorità locali" che si "occupano direttamente sul territorio di questi problemi. Un modo per approfondire insieme". 
Commentando le conseguenze dell'inchiesta giudiziaria sul progetto Sistri e sul contratto con Finmeccanica, il ministro ha detto che "la tracciabilità dei rifiuti pericolosi e' necessaria e indispensabile, quindi non verrà meno". Galletti ha spiegato che il Sistri "nella sua sostanza proseguirà, poi i metodi con il quale si applicherà li vedremo nel corso dello svolgimento delle indagini, perchè se l'indagine dovesse portare a conclusioni diverse e quel contratto non sarà più valido dovremo trovare soluzioni alternative sempre nel rispetto dei tempi e degli obiettivi del progetto". "Il sistema del Sistri è del 2004 e su questo bisogna riflettere, perché una tecnologia vecchia di dieci anni può causare perdite di denaro e maggiore burocrazia" ha osservato Galletti. "Questo però - ha aggiunto - non deve far venire meno il principio che la tracciabilità dei rifiuti è essenziale, perché non vorrei che per rivedere quel contratto perdessimo altri dieci anni, questo non ce lo possiamo permettere. La tracciabilità resta un progetto prioritario e vedremo di attuarlo nel più breve tempo possibile e con le migliori tecnologie possibili". 
Al termine dell'incontro avuto nella parrocchia del Parco Verde a Caivano, il ministro ha detto: ''E' andato tutto come avevo immaginato. Sapevo di trovare gente amareggiata e delusa''. Galletti nella chiesa di don Maurizio Patriciello si è confrontato con i rappresentanti dei Comitati che da anni denunciano lo scempio degli incendi notturni di rifiuti. Il ministro ha ribadito il suo impegno per garantire la tracciabilità dei rifiuti. ''L'iter in Parlamento sugli ecoreati dovrà concludersi al più presto'' ha garantito il ministro dell'Ambiente dinanzi ai rappresentanti dei Comitati della Terra dei fuochi. ''A me la camorra fa schifo e farò di tutto per mettere i malavitosi in galera'', ha aggiunto il ministro ribadendo il suo impegno per fermare i traffici dell'ecomafie.
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